Un blog che fa parte di una "casta di gente di sinistra"
www.blogbroadway.it
 
 

31/03/04


Chettimar is everywhere

Via Il Grande Cocomero, una di quelle irresistibili amenità di cui son pieni gli archivi dei blog: un archivio con la distribuzione geografica dei cognomi d'Italia. Il sottoscritto è qui:



La mia stirpe è un po' sparpagliata, dev'esserci stata una diaspora in qualche punto della linea spaziotemporale. E no, di cognome non faccio Rossi.




Zzzzzzzz...

(ecco cosa mi ero dimenticato di scrivere!)

Nessundorma è un brutto programma.
Già è penalizzato dal peggior traino concepibile da mente palinsestara (il Circo Medrano di Socci), poi, come se non bastasse, ha degli evidenti limiti strutturali. Sì, gli spezzoni video sono spettacolari (il video di Non mi chiedermi era un piccolo capolavoro, per esempio), il problema di fondo è il nulla che ci sta attorno: un triste campionario di comici emergenti che non si capisce bene da dove e perchè abbiano deciso di emergere. La Cortellesi, poraccia, fa quel che può: recita, balla, canta e si sbatte com'altri mai, però non riesce a sostenere un'ora e mezza di programma praticamente da sola (e chi ce la farebbe?). Il risultato: noia, distrazione, zapping compulsivo, desiderio di ridurre il programma a una striscia di mezz'ora con la sola Paoletta, ferrea volontà di prendere a calci Riccardo Rossi.




Sing us a song, you're the piano man

Sua Grazia Gialla chiede, nei commenti a questo post:

io una cosa ho sempre voluto chiedere: com'è che hai cominciato a suonare? di chi è stata la colpa?

Torniamo un attimo indietro.
Il Chetti seienne, bambino petulante com'altri mai.
"Mamma, mamma, perchè la mia sorellina la porti sempre in giro e a me non mi fai mai fare niente?"
Il Chetti seienne si era aggregato un paio di volte alle periodiche uscite di madre e sorella di un anno o poco più. Una palestra, tanti attrezzi strani, altri bimbi che non camminavano bene.
"Qui li fanno camminare bene, vero? Anche la mia sorellina camminerà bene fra poco tempo, vero?"
Al bimbo Chetti piaceva molto tirare in giro enormi palloni di gomma e le fisioterapiste avevano leggeri impulsi omicidi.
"Mamma, mamma, perchè la mia sorellina la porti sempre in giro e a me non mi fai mai fare niente?"
La famiglia del Chetti seienne va da amici di amici. C'è la loro figlia sedicenne, tal Arianna.
"Cavolo, sedici anni, lei sì che è grande."
I grandi chiacchierano e il bambino si annoia. C'è un pianoforte verticale, aperto. Il bambino sale sul seggiolino e inizia a pestare tasti a casaccio, ma con un certo gusto.
"Si vede proprio che gli piace."
"Uhm, potremmo portarlo a lezione di piano, così almeno la smette di rompere che non lo porto da nessuna parte."
Avevano creato un mostro.
Un mostro che, tanto per dirvi il livello di degenerazione raggiunto, attualmente si sta spaccando dita e cervello per capire se il Preludio, Corale e Fuga di César Franck a) sia eseguibile b) abbia musicalmente un qualche significato.
Ah, Arianna: ogni tanto mi parlano di te, mi dicono che hai trent'anni, convivi, fai cose e vedi gente. Sicuramente non ti ricorderai di me: io sì, e mi capita di ringraziarti per avermi fatto provare la prima dose della droga più buona in circolazione.




30/03/04


Nel posto sbagliato al momento giusto

Cosa succede quando il sottoscritto decide di seguire l'evento-2024 (ampiamente pubblicizzato nei giorni scorsi) nel religioso silenzio della propria auto per cercare di intervenire telefonicamente? Non prendono nemmeno una telefonata mentre si scatena il delirio via mail-sms-commenti, ça va sans dire. Per fortuna, il Neri mi ha rubato il concetto (quello dei blog che riempiono un buco informativo): se subito dopo avessero mandato la mia chiamata, avrei rischiato un'ignominiosa scena muta in diretta nazionale.

(ah, per la cronaca, tutto molto bello, soprattutto perchè tentare un'introduzione al rutilante mondo della blogosfera in un'ora scarsa è un'impresa non da poco. chapeau.)




Autopunizione

Non mi lamenterò più quando la mia alunna sbaglierà il dettato musicale.
Non mi lamenterò più quando la mia alunna sbaglierà il dettato musicale.
Non mi lamenterò più quando la mia alunna sbaglierà il dettato musicale.
Non mi lamenterò più quando la mia alunna sbaglierà il dettato musicale.
Non mi lamenterò più quando la mia alunna sbaglierà il dettato musicale.
Leonardo




Scherzone!

Giavasan getta un'ombra inquietante sulla Passione secondo Mel Gibson e, soprattutto, sul relativo vespaio.




29/03/04


Vaccate al quadrato

Quest'idea era già sufficientemente idiota di suo, non era necessario formularla nell'anno sbagliato.
Corriere.it, Attentialcane




Devo per forza mettere un titolo?

Dilettante.
(via Klamm)




28/03/04


Lacrimuccia

Rolando, Nico e Tafazzi (ripeto: Tafazzi) in contemporanea a Mai Dire Domenica: non avrei potuto trattenere la commozione neanche se avessi voluto.

(oh oh oh o-o-oooh oh oh oh o-o-oooh)




Mi annoio perchè sono noiosi



Che palle!




Finalmente...

...l'ora legale.




Più feed per tutti

Amy Gahran sta promuovendo una (apprezzabile) campagna di mailbombing verso i siti privi di RSS. Lo schema su cui si basa è semplicissimo:

c'è il feed -> meno tempo per leggere le informazioni -> l'utente torna

non c'è il feed -> più tempo per leggere le informazioni -> l'utente non torna più -> l'utente dice a tutti i suoi amici che il sito fa schifo -> il sito chiude

Colei che un giorno disse "il feed è vita" apprezzerà di molto.
(no) need to argue, ...Contentious (via 4 Banalitäten)




26/03/04


Lezioni di piano

(suggestioni causate da gomitolo)

Il mio primo insegnante di pianoforte era un lungagnone con la faccia di Vittorio Sgarbi e l'alitosi. La sua principale preoccupazione non era quella di spiegarmi come posizionare la mano, arcuare le dita o premere il tasto [1], ma propinarmi astrusi pezzi contemporanei di cui nemmeno lui comprendeva il significato, figuriamoci il Chetti settenne. Immaginatevi la scena: stanzino 3 metri per 4, pianoforte verticale perennemente scordato e dalla tastiera sclerotizzata, un omone che passeggiava nervosamente mentre faceva scoprire a un omino le gioie dell'atonalità. L'unica maniera per non rifiutarsi schifato di andare a lezione? Manifestare più interesse nel giocare con il metronomo. Per fortuna, il perticone sparì nel nulla dopo il primo anno, altrimenti a quest'ora la folle speranza di diventare il Vladimir Ashkenazy (o il Tony Banks) del Terzo Millennio sarebbe bell'e che sepolta.

[1] Scelta grazie alla quale alla veneranda (sì, in questo caso sì) età di 14 anni ho passato mesi interi a non poter suonare altro che esercizi di impostazione, che è come se alle superiori vi avessero tenuto mesi interi a scrivere l'alfabeto.




Blogosphere Smackdown!

Flame Spino-Proserpina. Poltrona, birra e patatine: a me.




Elettoralia - 2

Come vota l'elettore medio

Il leghista: vota sempre lo stesso candidato, a prescindere dall'organismo che si sta eleggendo. Senato Accademico? X preferenze per Pincopalla. Consiglio di Facoltà? X preferenze per Pincopalla. Comitato Sportivo? X preferenze per Pincopalla. Peccato che Pincopalla non si sia candidato affatto.

Il ciellino: la sua lista di riferimento gli ha precedentemente consegnato un promemoria con l'esatto numero e ordine dei candidati da votare. Ovviamente, se si possono esprimere al massimo 9 preferenze, esprimerà sistematicamente 9 preferenze. Risultato:
- una pigna di schede tutte uguali, che dopo la quindicesima inizi a memorizzare la sequenza dei cognomi manco fosse AlbertosiBurgnichFacchetti o ZoffCabriniScirea;
- una quantità di tempo immane per leggere tutte le schede;
- il doveroso pestaggio del rappresentante di lista.

Il destrorso: non vota. Se vota, scrive un nome a caso o non lo scrive affatto. E' particolarmente amato dagli scrutatori perchè, facendo media coi ciellini, consente di rientrare gloriosamente in tabella di marcia.

Il sinistrorso: disperde a tappeto il proprio voto in modo che tutti i candidati (anche se sono settecento) abbiano almeno una preferenza. Richiede l'uso di un numero abnorme di tabelle di scrutinio, che arrivano ad occupare sul seggio la superficie della provincia di Oristano.

(nel frattempo, sto entrando in crisi d'astinenza da vidimazione, voglio firmare qualcosa, aiuto.)




24/03/04


Elettoralia - 1

Cose che ho imparato nella prima giornata elettorale:
- farsi la barba alle sei meno un quarto di mattina richiede due trasfusioni di sangue e un chirurgo che risuturi la carotide;
- vidimare mille schede elettorali non equivale a firmare mille autografi, quindi non fa assurgere immediatamente al rango di celebrità;
- l'elettore medio non conosce il significato di frasi come "piega le schede in quattro", "non imbucare le schede, ma consegnale allo scrutatore" e "firma qui, senza prendere il registro elettorale e capovolgerlo vorticosamente";
- infilare le schede nelle urne può rivelare insospettabili doti da ragazzo-immagine;
- l'unico rappresentante di lista ha la capacità reattiva di un frigorifero rotto e il muso perennemente lungo, ragion per cui i componenti del seggio si sentono in dovere di infamarlo a ogni piè sospinto;
- tutti gli elettori vogliono fregarsi le matite copiative;
- c'è chi entra in cabina, chiede al fidanzato via cellulare cosa votare e ha da ridire se le fai notare che non si può;
- la percentuale di votanti che si addormentano in cabina/tappezzano la cabina di insulti a questa o a quella lista (con conseguente giro di pulizie mediante comunissima gomma e comunissimo olio di gomito) è terrificantemente elevata;
- la poll-star di cui si è parlato nello scorso post ha sulla carta d'identità una censurabile foto coi capelli platinti e il vizio di passare dal seggio ogni mezz'ora a chiedere i dati dell'affluenza;
- nel momento stesso in cui stai sbaraccando tutto e sigillando tutto il sigillabile, arriva un elettore a votare e i componenti del seggio, per protesta, la buttano in caciara ("ah, brava, sei l'ultima a votare per oggi!" "hai vinto la possibilità di assistere all'elettrizzante spoglio delle schede, l'evento della primavera 2004!");
- ci sono circostanze in cui puoi dare ordini che vengono immediatamente eseguiti senza che ti riempiano di insulti, sfogando con cortesia e cordialità una discreta quantità di sani istinti di comando.




23/03/04


Bipolarismo anomalo

Domani e dopodomani si terrà il più importante appuntamento politico del 2004 italiano: le elezioni studentesche al Politecnico di Milano. Si vota per il rinnovo di un'ottantina di organismi collegiali, che vanno dal Senato accademico al Circolino della canasta per matricole, con i più svariati criteri di scelta (maggioritario, proporzionale, casaccio, morra cinese, gara di rutti). Uno si aspetterebbe un aspro certame fra centrodestra e centrosinistra a colpi di "i professori sono tutti comunisti!" e "non è giusto che voi siate proprietari di tre corsi di laurea!" E invece no, qui si seguono delle leggi proprie. Eccovi dunque una sapida quanto (per voi) inutile carrellata delle liste in gioco:

Lista A: Movimento Universitario Padano. Campagna elettorale pressochè inesistente, candidature uniche se non assenti. In parole povere: non si capisce bene che ci stanno a fare, se non a far numero e folklore.

Lista B: Lista aperta per il diritto allo studio. Nome genericissimo e altisonante che sottintende i ciellini. Il ciellino è una figura socialmente riconosciuta, come il carabiniere, il vigile urbano e l'omino che vende i libri fotocopiati. E' l'uomo dell'establishment, che sa tutto, vede tutto e conosce tutti. Avendo una libreria-copisteria propria, può tartassare il povero elettore con migliaia di manifesti e volantini, con scenette simpatiche tipo questa:
- L'hai preso il volantino?
- (mostrando una pigna di volantini tutti uguali) Sì, l'ho preso, non si vede?
- (porge in mano una pigna di volantini spessa il doppio)
- (smoccola e se ne va. vorrebbe vuotare il contenuto nel primo cestino che trova ma è strabordante di altri volantini. va in aula e li sbatte sotto il banco del vicino)

Lista C: Terzo Polo - Centrodestra universitario. La maggioranza di governo ha una rappresentatività abbastanza bassa: pochi manifestini (ovviamente, blu), poche candidature, poco altro.

Lista D: La Terna Sinistrorsa. Alias: i DS. I vincitori delle scorse elezioni. Volantinaggio massiccio e la presenza fra i candidati del nome di grido: Filippo Scognamiglio, più noto per essere l'amichetto del cuore del figlio di La Russa (con relativo passaggio televisivo da Vespa) che per essere figlio dell'ex presidente del Senato.

Il sottoscritto sovraintenderà alla corretta riuscita della tornata elettorale in qualità di scrutatore, pregustando grasse risate allo spoglio delle schede nulle (ho sentito qualcuno già pronto a votare "Natale Babbo"). Di conseguenza, non aspettatevi grandi aggiornamenti nei prossimi giorni, ammesso che voi vi aspettiate alcunchè da questo miserevole blog di provincia.




Sadismi

Sono riuscito a centrare quello che era diventato l'obiettivo primario della mia stagione calcistica: l'esonero di Malesani.
Gazzetta.it




Antifrasi

Questo blog non aderisce (ripeto, anche se potrebbe sembrare il contrario: non aderisce) alla campagna di blogstarizzazione di Quattropassi.



Sì, ho messo il bannerino, ci metto anche l'antipixel, potrebbe sembrare che io stia aderendo ma non sto aderendo:



Al massimo, sono disposto ad aderire a una campagna di blogstarizzazione di Quattropassi e mia: il doppio del divertimento!




Ingiustizie sociali

Mentre il bel mondo si godeva il programma della Cortellesi, io mi sono goduto (idealmente insieme ad Inve) il finale del mercatino rionale di Socci e l'inizio di Nessundorma prima di stramazzare al suolo in preda a una delle più tragicomiche riniti allergiche degli ultimi dieci anni. La prossima volta, per cautelarmi, potrei alternativamente:
- programmare il videoregistratore
- andare a Lourdes.




22/03/04


Gicchitudine

Geek Test palleggiato da pm10 alla SECca a Inve a Zef:

23.66864% - Geek

Pensavo peggio: mi sento fico.




Nostalgia canaglia

Tesserina neocona? Aridatece i punti del Mulino Bianco.
Conundrum




21/03/04


Ferri roventi sotto le unghie dei piedi

Ovverosia: il ritorno sulle scene delle Lollipop.
MediasetOnLine, via gabestorm - non ancora linkato - su it.fan.tv




Mai più senza

Quest'estate arriverà Harry Potter e la pietra filosofale tradotto in greco antico. Il prossimo passo nella scala di pubblica utilità sarà la pubblicazione delle Pagine Gialle in farfallino (Pafagifinefe Gifiafallefe).
AdnKronos, via .mau. - che cita la Repubblica cartacea




Gente strana

Da chi riempie il PC di cemento per non farselo rubare...



...a chi lo riadatta con fattezze femminili...



...a chi crea un habitat naturale per Windows.



E io che pensavo di essere stravagante quando ho fatto fare un oblò al mio vecchio case per farci passare più aria.
Personal Computer Security, DivXStation, Envador.com




19/03/04


Definizioni stilisticamente corrette

Settore4c parla di Carolina del Grande Fratello:

"Lei al posto della figa ha un calco in gesso dell'apparato vulvare rubato al Museo della Scienza e della Tecnica."




Am I supposed to say something?

E così siamo arrivati a diecimila accessi, secondo Shinystat (poco più di trecento, secondo la questura). Vabbè, quasi tutti i blogger che conosco li hanno già passati sei mesi fa, ma non stiamo a farcene una croce. Qui si è postatori di provincia, oscuri gregari che sgobbano all'ombra delle blogstar. E non è neanche così male esserlo. Ma un giorno tutta questa fatica sarà ricompensata e finalmente la blogosfera ci darà il riconoscimento che ci siamo guadagnati col sudore delle dita!
Ma lo avremo davvero?
Lo avremo?
Blogosfera?
Pronto?
...c'è nessuno?
(spegne il PC e accende la tastiera. la telecamera si allontana mentre in sottofondo partono le note di The Weeping Song di Nick Cave.)




18/03/04


La bella e la bestia

Pare che Kasia Smutniak (quella che è stata sostituita come protagonista degli spot TIM dal querulo cane Ettore) sia incinta di Pietro Taricone. Spero che al nascituro non vengano imposti nomi tipo Conanilbbbbarbaro o Sheenaregginadellagiungla.
TgCom




Più pinguini per tutti!

E' arrivato il terzo capitolo della saga videoludica più amata dalla blogosfera: il lancio del pinguino (senza intermediari). Intanto, jAs, betatestami questo:






17/03/04


Possessioni

Il mio blog mi controlla per il 37,5%. Il restante 62,5% è di Capitalia.
(via Mae*, di rimbalzo da Ciccsoft)




Analisi previsionale

C'è chi si è stranito dopo l'esito del voto sulla proposta di legge Boato, ma, considerando alcuni componenti della maggioranza e la loro evidente lista di priorità, ci si poteva aspettare un risultato diverso da questo? Sono ancora indeciso se mi fa più tristezza la dichiarazione di La Russa (che ha la faccia tosta di far passare il tutto per un "servizio alle istituzioni") o il Castelli canticchiante e danzante (forse) segnalato dal Mantellini.




Abbrevicidi

No, la campagna contro l'"IMHO" no! Eccheccavolo, mica si può cestinare così impunemente un caposaldo di vita usenettiana.
Luciano Giustini (via Manteblog)

UPDATE: ne parla anche falso idillio, e ha sostanzialmente ragione quando dice:

"occupassimo più tempo a studiare nuove (nuove, mutevoli) forme di cortesia e gentilezza reciproca e meno a scoprire le debolezze altrui (argomentative e non) staremmo tutti molto meglio, e dimostreremmo di essere, almeno un pochetto, espressione di una civiltà e non un'accozzaglia di spaurite prede pronte a sbranarsi."

Il problema è che nella blogosfera aumentano sempre più i figli di Schopenhauer: se in un dibattito non sai che fare, insulta più forte e vedrai che passi dalla parte della ragione.




Psichedelia, tutte le teste ti porti via

Grazie al solito ander construksciòn, un modo facile e veloce per perdere un sacco di tempo e provocarsi delle allucinazioni di ottimo livello col solo ausilio del mouse.




Springtime!

Ah, la primavera! Il periodo dell'anno in cui:
- puoi tirare fuori il campionario completo delle camicie assurde e delle magliette psichedeliche!
- puoi alzarti la mattina presto, aprire le persiane del tuo balcone in pigiama e non congelare!
- puoi fare epiche sudate giocando a pallone seguendo uno schema fisso (sbagli quattro gol, bestemmi in lingue morte ugrofinniche, segni una doppietta)!
- puoi andare in università fino alle sette di sera senza subire l'effetto-talpa (entri in aula col buio, esci dall'aula col buio)!
- puoi vedere la maggior parte delle persone secernere qualsiasi cosa per colpa delle graminacee mentre tu respiri libero e bello!
- puoi assistere al progressivo accorciamento delle maniche e delle gonne!
- puoi abusare dei punti esclamativi!




15/03/04


Guardando (troppo) avanti

Oggi, ore 12: l'Europa si ferma.
Oggi, ore 12: la mia lezione di Chimica continua.
C'è qualcosa che non va.




Transustanziazioni

Venerdì sera il popolo spagnolo appariva come un popolo di eroi, di gente che sfilava a testa alta contro il terrorismo, che non si lasciava piegare dalla barbarie.
Ieri sera il popolo spagnolo si è trasformato, a detta di alcuni [1], in una massa di pecoroni cagasotto che vota con parti del corpo diverse dal cervello. Magia magia.

[1] Ciao Escapista, avrei preferito rivederti in circostanze più allegre ma sono contento che non ti abbiano venduto a trance.




14/03/04


Degradazione spicciola

Oggi a "Quelli che il calcio", il livello di trash generato da Adriano Pappalardo è stato infinitamente inferiore a quello di Alessandro Cecchi Paone che lo rincorreva scimmiescamente.




12/03/04


Altaltaltaltalt!

Era da tempo immemore che volevo parlare di quell'immondo abominio perpetrato dalle Scissors Sisters ai danni di Comfortably numb dei Pink Floyd. Poi, un po' per pietà, un po' per malavoglia, ho lasciato correre. Oggi però EmmeBi rigira il coltello nella piaga, arrivando a definirlo "il più bel brano dance degli ultimi tempi". Ora, posso anche provare (fra atroci sofferenze) a far finta che non si stia stuprando quella canzone, però quando mi capita di sentirla non penso a "vocine castrate alla Bee Gees", ma a un gatto che viene squartato con un attizzatoio rovente. Capite che è un tantinello disturbante.




Sporcizie

Il mio PC si può tranquillamente definire, in gergo tecnico, la Gora dell'Eterno Fetore. Polveri da 174 paesi del mondo si radunano quotidianamente al suo interno, provocando ciclici e apparentemente inspiegabili surriscaldamenti del processore. Non pensavo però che accostarsi a un computer fosse 400 volte meno igienico di accostarsi a una tazza del cesso. Adesso cospargo il monitor di WC Net e vedo se la situazione migliora.
The Mercury (via 4 Banalitäten)




11/03/04


Homo sum: humani nihil a me alienum puto

Il subject, caro Inve, è il motivo per cui non sono d'accordo neanche con mezza virgola di questo tuo post. Ti garantisco che nessuno più di me ha in spregio il caravanserraglio di Bossi e dei grotteschi figuri che si porta dietro, ma non gli augurerei mai niente di più di una sonora sconfitta politica. Anche perchè al massimo ha causato la raccolta di un paio di ampolle di acqua di sorgente e l'happening di un manipolo di fessi col carroarmato dei Puffi, mica certi fattacci. Se non dovessi essere ferrato col latinorum, qui puoi trovare uno strumento d'aiuto.
(non sono per niente d'accordo neanche con l'aprioristico rifiuto di ciò che farà Montezemolo a Confindustria - credo anch'io che non sarò d'accordo con mezza parola che dirà, ma preferisco giudicare volta per volta -, però due critiche in un giorno non riesco a farle, non c'ho il fisico.)




10/03/04


Dischi crociati

ThePetunias presenta il coltellino svizzero USB con la memorietta flash. Non si sa mai, magari fai una gitarella di piacere sul K2 e trovi un tizio col portatile e le foto dello yeti in jpeg. (poi le copi sul coltellino, torni al campo base e le posti sul blog, ovviamente.)




Lisa se n'è andata via...

Dedicato a una certa blogger (anche se non mi fa scrivere sul suo blog): Stefano Sani è vivo e vegeto.
(via giovani tromboni)




09/03/04


La schizofrenia del blogger moderno

Ok, tenere un blog è difficile, sostiene ciccio. Ma immaginate tenerne tre.
Ho un'idea per un post.
"Dove lo posto? Sul mio, sul Maccablog o sul Fantablog?"
Lo posto sul mio.
"Eh, ma è un post sportivo, potevi postarlo sul Fantablog."
Però sul Maccablog ho la rubrichetta sportiva.
Altra idea.
"Stavolta lo posto sul Maccablog."
Lo posto.
"Eh, ma mi fai perdere i punti sulla tesserina neocona, e poi mi piace di più come scrivi sul tuo blog."
Allora istituisco una specie di organizzazione: notizie sul Maccablog, roba sportiva sul Fantablog, cazzate sul mio.
Altra idea.
"Questo lo posto sul mio."
Lo posto.
Però starebbe meglio sul Maccablog. No, sul mio. No, sul Fantablog. No, sul Maccablog.
[TILT]
Meno male che non ho l'account per scrivere sul bloggiallo, altrimenti assumevo un ghost writer.




Scollamenti

Posso dire che l'idea di conservare il titolo sportivo delle società di calcio fallite è una fesseria? Innanzitutto perchè è un'offesa a chi, dopo aver fatto bancarotta, è sprofondato in categorie infime (e da tifoso del Lecco non posso che rientrare fra gli umiliati e offesi). Secondariamente, perchè verrebbe dato un incentivo all'indebitamento assolutamente non necessario in un mondo pieno di schifezze contabili legalizzate. Se togli la spada di Damocle della retrocessione d'ufficio, con conseguente incazzatura dei tifosi, le dirigenze saranno ancor più invogliate a "farla sporca", che tanto anche se mi sgamano non mi fanno quasi niente, quantomeno non ho la famosa piazza ad aspettarmi sotto casa con una spranga. Inquietommi a leggere dei "fallimenti pilotati" paventati da calciototale. Soluzioni? Il solito tetto agli ingaggi, la solita limitazione delle rose, le solite misure di cui si parla da tempo ma che nessuno propone. Tanto, si fa sempre molta meno fatica a fare una bella spalmata sterilizzata di debiti.

TgCom, AC Lecco.it, calciototale




08/03/04


Grazie, prego, grazie, scusi, tornerò

Il Buroggu e la cretinizzazione delle macchine.




Eterogenesi dei fini

Causa burattinate di regime (prontamente segnalate dall'Editore, riprese dal Griso e scoperte nella loro interezza dalla Mae*), lo Spino è tornato, per la gioia di grandi e piccini. Il prossimo obiettivo è recuperare l'Escapista, sperando che nel frattempo non sia stato venduto a trance a un mercenario uzbeko.




Il Pagellone dei fiori - 5

(meno male che è l'ultimo, non c'ho più il fisico per fare queste cose.)

Adriano Pappalardo: voto 7,5. Deve aver pensato (pensato?!?): "Ho fatto troppo l'esagitato, sono il primo a cantare nella serata finale del Festival, adesso faccio quello che la sa lunga." E gigioneggia e cangureggia da par suo. L'unica sua pecca è l'aver prestato il fianco a improbabili balletti Editoriali. Istrionico.

Pacifico: voto 9 per la canzone, voto 3 per la voce. La canzone è sempre più bella, lui canta sempre peggio (TAcchAN l'ha ascoltato in disco conferma: è proprio incapace lui). C'è a chi piace, in tutti i sensi, crateri facciali e cicatrici alla Dida comprese. Scordato.

Pablo Meneguzzo: voto 2. Le occhiaie abissali denotano un grave abuso di pippe. Solitario.

Frankie HI-NRG: voto 9-. Fantastico, il vero miglior rapper italiano, mica quell'obbrobrio del Piotta. Il meno solo perchè non ha preso a roncolate la Ventura. Debordante (con judicio).

Il giovane Carambola (alias Rocco Tanica): voto 10. Per una volta, fatemi glorificare (al posto della sempre ottima Cortellesi) Tanica il tastiere, artefice dei momenti migliori del Festival 2004. Il pezzo simil-Beyoncè è una parodia centratissima e stilisticamente perfetta. Cecchino.

Andrea Mingardi: voto 4. Esaurite le professioni, si mette a dire nomi a caso (Jimi Hendrix! James Brown! Dario Baldan Bembo!). Pedante.

Marco Masini: voto 5/6. L'ascolto della sua canzone si trasforma istantaneamente in una caccia al plagio: io vi ho sentito echi di L'elefante e la farfalla di Michele Zarrillo, TAcchAN cercava invano di ricordarsi una canzone di Ramazzotti. L'applique che ha in testa non depone di certo a suo favore. Posticcio.

Tony Renis: voto 3,5. Il mezzo punto solo perchè appena è entrato in scena ha segnato Nedved. Per il resto, il finto dibattito con la Ventura che si inciuccava per la disperazione, gli atteggiamenti da padrino annacquato, il balletto con Celentano a rischio disarticolazione della rotula sono stati momenti abissalmente noiosi. Soporifero.

Adriano Celentano: voto 2. Bella surprise de' 'sta ceppa: 35 minuti di rottura di palle integrale. jAsOn fantasticava sull'arrivo di Mina ("canta Acqua e sale con Celentano!"), io gli ho risposto che era più probabile La società dei magnaccioni. Alla fine ci siamo accontentati del rock'n'roll, con la Ventura sempre agile come un muflone artritico, Renis che tentava di staccarsi una gamba e Pappalardo che, di lì a poco, sarebbe potuto irrompere sul palco con una liana. L'insostenibile pesantezza del Molleggiato. Mattone.

Massimo Modugno: voto 6+. Non per la qualità musicale della canzone, ma per gli indiscutibili effetti lassativi della medesima. Guttalax.

Le orecchie di Mario Rosini: voto 7. Una famiglia di Cosenza dice di avere collegato il suo televisore alle suddette orecchie e di essere riuscita a prendere Capodistria. Paraboliche.

Mario Venuti: voto 7/8. Se la tira in maniera spropositata, ma la canzone è intrigante e i passaggi radiofonici (non molti, in verità, rispetto al profluvio di Masini e Meneguzzi) le fanno guadagnare molti punti. Lievitato.

Andrè: voto 4. Guadagna ben due punti: uno per i biker al pascolo mentre cantava, l'altro per avermi fatto produrre l'ennesimo capolavoro di battuta orribile: "And the Lady Oscar goes to Andrè!". Eterodosso.

Stefano Picchi: voto 4. Si atteggia a cantautorone impegnato, jAsOn gli dà corda ("ha un testo meraviglioso!") ma viene infamato al solo suono di "Il tramonto sta finendo - ora è giunto il mio momento - Lascio gradi ed esplosivo - sono ancora un uomo vivo". Montato.

Wilma de Angelis: voto 10. Mitica Wilmona! L'indiscussa "cattiva" del Festival. Monumentale.

Alessio Ventura: voto 2. Poteva evitare di tenersi il trucco delle sere precedenti, farsi fare un mezzo rabbocco di bitume... Economo.

L'orchestra: voto 9. L'aggressione (in gergo tecnico, montone europeo) a Gnocchi è stato un momento di grandissima televisione. Spontanea.

Maurizio Crozza: voto 6,5. Vederlo in quanto Maurizio Crozza fa un effetto leggermente straniante. Il monologo non rifulge più di tanto ma le assurdità del suo Zichichi fanno ridere tanto. Stralunato.

Daniele "Paperoga" Groff: voto 4. Scollegando il cervello, stavo canticchiando la sua canzone e grazie ad essa ho guadagnato un'occhiataccia da Sua Grazia Gialla. Un motivo in più per aborrirlo. Dannoso.

Lionel Richie: voto 4. Non si può plagiare Beautiful day degli U2. Non perchè sia un capolavoro intoccabile (anzi), ma perchè se vuoi plagiare Bono e soci se fai come Simone non puoi certo sbagliar. In ritardo.

Danny Losito: voto 5,5. La canzone continua a farmi schifo ai massimi livelli, però facendo la media fra l'esibizione di ieri sera e la sua Nessuno mi può giudicare di venerdì ho tratto la conclusione che il ragazzo la voce ce l'ha. Tecnico.

L'ASL di Imperia: voto 2. DJ Francesco non andava fatto salire sul palco, era evidente a chiunque che stava malissimo. Avrebbero dovuto abbatterlo, per il bene suo e della comunità. Negligente.

Dolores O'Riordan: voto 3. Agli anglofoni non dovrebbe essere permesso di cantare pezzi in latino (ho un CD del Requiem di Mozart cantato da un coro inglese che mi provoca copiosi travasi di bile ad ogni ascolto di un "lux paapeitua" anzichè "lux perpetua"). Se aggiungete il fatto che io odio l'Ave Maria di Schubert, avendola suonata un numero di volte non calcolabile in errepiù, il quadro è fatto. "Gratia pleira", "dabidus" e "fruictus vauchtris" mi sono bastati e avanzati: Dolores, ho voluto abbastanza bene ai Cranberries, ma aver fatto dire a jAsOn "Pacifico l'avrebbe cantata meglio" mi autorizza a consigliarti di andare a zappare. Ah, stamattina indovinate cos'ho dovuto suonare. Fuori luogo.

Canguri e cangureggiamenti vari: voto 7,5. Carini, molto carini, ma situation! era un'altra cosa. Ciclostilati.

Chi ha pensato di usare le fotocopie dell'inno di Mameli come premio: voto 2. Dare a Masini che, poraccio, ha avuto i problemi che ha avuto, una specie di rotolo di carta igienica sovradimensionato non è stato un atto particolarmente ricco di sensibilità. Irriguardoso.

Il Festival di Sanremo 2004: voto 5. Canzoni complessivamente brutte, varietà molto discontinuo e spesso mal costruito, vestiti brutti che più brutti non si poteva, classifica totalmente tirata a casaccio, ospiti pochi e, tutto sommato, di bassa caratura. Vien quasi voglia di dire "aridatece pippobbaudo". Inceppato.

Il gruppo d'ascolto di iersera: voto 10. Si ringrazia per la fattiva collaborazione la Eli, jAsOn, Luthor, Lisagialla, Max+Selvaggia (no, non questa) e TAcchAN. Equipe.

...e anche quest'anno è andata.




05/03/04


Il Pagellone dei fiori - 4

Il sottoscritto: voto 6 di stima. La giornata odierna è stata pesante: durante una lezione di Reti di Telecomunicazioni canticchiavo la canzone di Mingardi, sul treno mi è sembrato di vedere Tony Renis e un tizio che leggeva in rapida successione La Stampa, El Pais e l'Economist (no, scusate, quest'ultimo era vero). Però stasera sono ancora qui, il che è sintomo inequivocabile a) del mio sprezzo del pericolo b) della mia sociopatia. Encomiabile.

Camillo: voto 3. "Largo ai dilettanti. Non i cantanti, che sono bravi, ma il gruppo Ventura. Scombinati e impreparati. Buone le canzoni, specie il rockettino di Simone." Ha fatto la battuta! Zelig.

Gene Gnocchi: voto 7,5. Esordisce con battute su Nilla Pizzi che si prepara cannoni. Dato che ieri sera l'hanno quasi ignorato, deve aver pensato "tanto meno di così non possono farmi parlare, adesso mi diverto un po'". In acido.

L'idea di far cantare vecchi successi sanremesi: voto 5. Mossa di dubbio gusto, però potrebbe risollevare gli ascolti con una sorta di effetto-Buona Domenica: repertorio nazionalpopolare, tutti che cantano a squarciagola e la trasmissione di successo è bell'e che fatta. Utilitaristica.

Mario Rosini: voto 4. "Tu, tu che sei diversa - almeno tu nell'universo"?!? C'è qualcosa che non va. Confuso.

Andrè: voto 2. Un sedicenne che canta una canzone di Little Tony è un'immagine disturbante. Incestuoso.

Neffa: non classificabile. Il confronto con Modugno non può reggere mai nella vita, non lo giudico per il suo bene.

Toto Cutugno: voto 3. Arringa fastidiosamente la folla e la Ventura lo ripaga mostrandogli tutti i suoi secondi posti sanremesi. Mi fa quasi venir voglia di cantare "non vincete mai!", ma Gnocchi (sempre più in forma) mi anticipa regalandogli una maglietta dell'Inter. Contrappasso.

La giacca di DJ Francesco: voto 0. Il Capitano de 'sta ceppa si affida alla Madonna per azzeccare almeno una nota, ma riesce a steccare dall'inizio alla fine pure Ventiquattromila baci. Blasfemo.

Al Bano: voto 6+. Ma non doveva andare a pescare? In ogni modo, la voce ce l'ha sempre avuta: la usa poco in Come saprei di Giorgia (per evitare di far danni à la Rosini), si dilunga in gorgheggi in Perdere l'amore di Ranieri. Roccioso.

Paola Cortellesi: voto 6+. Un (finto) bacio lesbico non si nega a nessuno. Il più solo perchè alla Ventura sembra essere piaciuto. Scontata.

Chi ha deciso di far cantare Papaveri e Papere a Pappalardo: voto 10. Una trovata talmente assurda e idiota da risultare geniale. Downside-up.

La statua di cera di Marcella Bella: voto 2. Si commenta da sola. Statica.

Crozza-Bush: voto 7-. Tutto sommato divertente, però insistere sulla lallazione (Gabbad, Gabadad...) non è esattamente un dispositivo comico potentissimo. Dopo la canzone-Sinatra style, chi li sente i neoconi? Iconoclasta.

Toto Cutugno (update): voto 0. Profana Salirò di Silvestri con la Ventura sul palco in preda alla labirintite. Non ho parole. Osceno.

Rupert Everett: voto 7. Non ho capito bene il senso della sua presenza (a parte il far sciorinare alla signora Bettarini la sua solita sequela di "tiè!"), però complimenti per l'italiano e il savoir-faire. Spigliato.

Nathalie Cole: voto 8,5. Non ha un pezzo eccelso ma, signori, giù il cappello. Sublime.

Andrea Mingardi: voto 6,5. Non tanto per lui, ma per il suggestivo arrangiamento notturno (con trombetta sordinata d'ordinanza) di Grazie dei fior. Di riflesso.

Daniele Groff e Bobby Solo: voto epsilon, con epsilon infinitesimo. L'accoppiata che uccide, il Festival e le mie orecchie. Se guadagnassi un euro per ogni stecca tirata da Groff, potrei risanare il bilancio Parmalat. Cacofonici.

Il modernariato delle ex presentatrici: voto 6/7. Operazione nostalgia piuttosto carina, il che fine ha fatto? è sempre stato uno dei miei giochi preferiti. Ecco, giochiamo: che fine ha fatto Andrea Occhipinti? Color seppia.

Francesco Cafiso: voto 9. 'sti-gran-caz-zi. Flamboyant.

Paola Cortellesi (update): voto 8. La ragazza ha l'ormone in circolo, dato che parla amabilmente di zone erogene e rischia di spogliarsi. Lasciva (appunto).

Il sottoscritto (update): voto 10. Sono riuscito a perdermi quell'ente inutile di Mino Reitano, sono molto soddisfatto di me stesso.

Critiche e insulti a Tony Renis: un tanto al chilo, tanto ormai è come sparare sulla Croce Rossa. L'unica speranza è che scatti l'effetto-Buona Domenica sopra citato.

Sanremo mi sta intossicando, aiuto.




Pubblica utilità

Il motore di ricerca delle strisce di Calvin&Hobbes, via Wittgenstein: potrei non uscirne più.




Peggiorativi

Non solo il nuovo Virgilio ha un'orribile ovale sghimbescio in mezzo alla homepage, ma ha pure un'ampia, utilissima sezione dialer: a conti fatti, una schifezza quadratica.
(via dotcoma e Manteblog)




04/03/04


Il Pagellone dei fiori - 3

L'idea del pagellone in diretta sembra essere piaciuta (ieri 140 accessi unici, record), stasera ci riproviamo.

Il programma: voto 4. "Tutti gli artisti in gara eseguiranno i brani in versione ridotta." Quanto durerà la serata di stasera, un'oretta scarsa? O Dustin Hoffman terrà un simposio sulla tauromachia? Ristretto.

I votanti: voto 2. Pacifico terzultimo. Incompetenti al quadrato.

Neffa: voto 6/7. Il drittone ha fatto la canzone corta apposta per poterla eseguire tutta stasera, si merita un quarto di voto in più. Per il resto, giudizio confermato: originalità zero, ma ottima precisione stilistica. Faina.

Paolo Meneguzzi: voto 2,5. Riesce a peggiorare il voto della prima esecuzione grazie alla maglietta dell'Esercito della Salvezza Truzza. C'è da dire che la Ventura non lo aiuta minimamente, tirando allegramente fuori la storia del gran rifiuto della sua casa discografica di metterlo nella compilation. Risultato: il tamarro annaspa pietosamente sul palco. Fossimo buoni, ci sarebbe stato un po' di compatimento, ma non è il nostro caso. Obbrobrioso.

DB Boulevard: voto 4. Il cantante dei Dhamm gioca a fare l'icona glam spalmandosi del bitume attorno agli occhi. Riesce a rivitalizzare la salma di Bill Wyman, che scambia addirittura qualche parola con lui, però persiste nel fastidioso vizio di non saper cantare. Untuosi.

Stefano Picchi: voto 4,5. Gli echi degli Stratovarius devono averli tagliati. Non pervenuto, once again.

Simone: voto 2,5. Mi ero dimenticato il meraviglioso verso "se vuoi - nuotiamo dove non si tocca - così ti bacio sulla bocca". A zappare.

Omar Pedrini: voto 5,5. Guadagna qualcosina rispetto alla prima esecuzione, ma mi ricorda troppo Biagio Antonacci per potergli dare una sufficienza. Frustrato.

Linda: voto 4,5. Gratti sotto la voce e non ci sta sotto niente, veramente niente. Ritenta, sarai più fortunata.

I votanti, parte seconda: voto 1 (anche se mi ero imposto di non scendere sotto il 2). Già avete massacrato Pacifico, adesso lo fate pure scendere? Non c'avete ritegno alcuno. Sconcertanti.

Pacifico: voto 8-. La canzone è bella, non ho un dubbio che sia uno. Stasera lui l'ha cantata molto meglio, pur non essendo immune da qualche stecca. Ho solo l'impressione che questa canzone, cantata da un altro, sarebbe assolutamente straordinaria e che la sua voce abbia dei deficit strutturali di timbro e personalità. Comunque si conferma il migliore del lotto, 'fanculo al pubblico. Leader.

Piotta: voto 3,5. Il fatto che solo stasera abbia notato per bene la ballerina che si struscia non mi fa cambiare idea sulla canzone, mica mi faccio fregare da questi sordidi mezzucci, ha. Lascivo.

Il cicciobombocannoniere dei Neri per Caso: voto 10. Un personaggio che assurge a livelli mitologici per la sua sola presenza. Totemico.

Danny Losito: voto 4. Continuo a remare contro a buona parte della blogosfera: il figuro in questione persevera nel portarsi sul parco le sgallettate spagnole e a ammorbare col suo ritornello idiota. Parapappapparappà single... vedete? Mi è già entrato in testa, quindi è inconfutabilmente idiota. Invasivo.

Stefania Sandrelli: voto 2. Carramba che Sorpresa a Sanremo no, vi prego, peffavore, non ce la posso fare. Stordente.

Tony Renis: voto (anticipato) 4. La prima serata era stata una fuggevole illusione della giovinezza, gli scricchiolii di ieri si sono trasformati nella catastrofe di stasera. Noia in quantità industriali, canzoni ammassate all'inizio per lasciare spazio alle lungaggini del povero Dustin Hoffman (fatte tanto per ammortizzarne il costo elevato), Crozza caduto inspiegabilmente nel dimenticatoio. Incomprensibile.

Morris Albert e Mietta: voto 5. L'unico motivo di interesse è lei, ma per motivi squisitamente extramusicali. Maledetta noia.
(ho sottomano il foglio coi voti dell'anno scorso, neanche con le orrende Nuove Proposte ero stato così spietato.)

(mi sto intossicando, domenica per controbilanciare mi stordisco di Mahler.)

Daniele Groff: voto 4,5. Ha iniziato a "cantare", ho iniziato a tossire. Nocivo.

Bungaro (anzi, BVNGARO, che altrimenti ci rimane male): voto 5,5. Lui continua a impegnarsi, a cercare di farci capire quanto è convinto di quello che canta, ma il pezzo si conferma insipido. Molliccio.

Haiducii: senza voto (sulla fiducia). Il momento perfetto per una puntata strategica sul Grande Fratello (anche se i fan non saranno d'accordo). Indisponenti (/e? non ho ancora capito se sono un gruppo, se è solo la tizia che canta, mah).

DJ Francesco: voto 2. L'equivalente musicale di un ferro rovente infilato sotto le unghie dei piedi. Ustionante.

Veruska: voto 5. E' bello notare come le canzoni di quest'anno a un primo ascolto siano quasi tutte brutte, poi le riascolti sperando di coglierne bellezze nascoste e invece no, fanno proprio schifo. Questa non fa eccezione, nonostante la catanese cerchi di sviare l'attenzione con scollature vertiginose. A pera.

Andrè: voto 2+. Sono generoso, gli do un "più" solo perchè, cantando a mezzanotte meno un quarto, non fa troppo la figura del bambino. Taciamo il resto, chè è meglio. Omesso.

Mario Venuti: voto 7+. Conferma le buone impressioni iniziali, con l'aggiunta di un'interpretazione finalmente all'altezza. Ma Pacifico rimane discretamente superiore. Runner-up.

Marco Masini (...dimenticato!): voto 5+. Più ci penso, meno capisco come possa essere nelle posizioni di vertice. Probabilmente è perchè, in mezzo a tante canzoni pessime, un collage di altri pezzi non particolarmente nefasto riesce a risaltare. Però ci vorrebbe il mare, o cose del genere. Fuori posto.

Andrea Mingardi: voto 5. Ok, abbiamo capito che sai tanti nomi di mestieri, però prova per un attimo a non fare l'iperinvasato. Tarantolato.

Mario Rosini: voto 6. ribadisco, niente di che, ma continuo ad essere intrigato da quel ritornello sghembo. Cubista.

Adriano Pappalardo: voto 6,5. Il riff di chitarra di cui si è già parlato è copiato pari pari da Original prankster degli Offspring. Lui persiste nella scelta ideologica di incarnare il concetto platonico di trash e ci riesce alla stragrande. Maiuscolo.

Massimo Modugno: voto 4. A mezzanotte e undici minuti non posso reggere fisicamente i Gipsy Kings. Scusatemi, ma è più forte di me. Bamboleo.

I votanti, ultima parte: voto 0. Sembra una classifica generata con un randomizzatore automatico. Anzi, forse lo è. Fittizi.

La Ventura e chiunque l'abbia spalleggiata stasera: voto 4. Nonostante la Cortellesi (voto 7,5) e la microapparizione di Crozza (senza voto, non ho fatto in tempo a giudicare), stasera ho fatto una fatica immane ad arrivare alla fine della serata e le "vecchie glorie" minacciate per domani sera mi fanno venire una voglia matta di guardarmi il DVD del concerto dei Genesis a Wembley che mi sta tentando da un paio di giorni. Farraginosi.

Buonanotte.
(stramazza al suolo)




Memorabilia

(...and now for something completely different!)

Mettere a posto per la ventinovesima volta la tua scrivania. Trovare due cartellette. Aprirle e trovare un esauriente campionario di fregnacce cartacee prodotte e raccolte durante la permanenza liceale:
- inutili appunti di inutili riunioni del Comitato Studentesco
- attestati di partecipazioni a giochi matematici
- dialoghi surreali con compagni a caso
- trattatelli satirici
- giornalini di San Valentino (raccolte di bigliettini amorosi il cui 95% era palesemente falso)
- schemi tattici di calcetto
- omissis.
Leggerle. Vergognarsene. Ridere.
Meno male che i diari li ho buttati.
Apro un cassetto.
I miei diari.
Cazzo.




03/03/04


Il Pagellone dei fiori - 2

Paolo Bonolis: voto 4. Visto che la prima serata era finita troppo presto, ha pensato bene di sforare di svariati minuti con Affari tuoi e un tizio che ha vinto la folle somma di 20 centesimi. Debordante.

I televotanti: voto 2. Meneguzzi, Occhetto Albert e il Materazzi de noantri davanti a Venuti. E ho detto tutto. Si vergognassero. Incompetenti.

Andrè: voto 2. Una sottospecie di ragazzo di Saranno Famosi che si atteggia in modo insopportabile. La canzone è degna delle Lollipop e fa sembrare quella di Meneguzzi un capolavoro della cantautoralità italiana. Bambeeeno.

Gene Gnocchi: voto 7. Andrè che si trasforma in Mino Reitano è, finora, l'apice comico del Festival. Anche in passaggi come la (ri)lettura di If di Kipling dimostra di essere assai meno impacciato rispetto a ieri. Riscattato.

Adriano Pappalardo: voto 6+. I primi due versi fanno venir voglia di appenderlo al muro, però la canzone regge, è molto orecchiabile ed è sostenuta da ottimi riff di chitarra. E Pappalardo ci sguazza, fra urla belluine, salti scimmieschi e amenità di ogni sorta. A tono.

Mario Rosini: voto 6=. Sembra la canzone più prevedibile di questo mondo, invece il ritornello è armonicamente piuttosto interessante: quando la norma scolastica imporrebbe che all'accordo A debba consequenzialmente seguire l'accordo B, lui ci mette l'accordo C. Peccato che il pezzo, tutto sommato, non sia granchè. Sprecato.

Massimo Modugno: voto 5. I Gipsy Kings hanno sfrucugliato tutto lo sfrucugliabile quindici anni fa, figuriamoci adesso. E anche se non ci fossero loro a far danni, la canzone non ha il benchè minimo motivo di interesse. Anodino.

Lo streaming audio di Radiodue: voto 0. Per farlo partire bisogna pregare strane divinità austroungariche; se per caso va bene, non regge per più di dieci minuti, 'tacci loro. A pedali.

Ligabue: voto 3. Portare al Festival un collage di Ho perso le parole e di One degli U2 spacciandosi per tal Simone non mi è sembrata una grandissima idea. Strictly Incognito.

Bruno Gentili: voto 2. Megamarchetta a Radiouno + megagufata alla Nazionale di Calcio ("fra gli eventi che seguiremo in diretta ci sono [...] gli Europei di Calcio, che sicuramente vinceremo"): ci sono gli estremi per prenderlo a badilate. Dannoso.

Dustin Hoffman: senza voto. Un po' perchè le interviste con la traduzione simultanea sono intrinsecamente farraginose, un po' perchè ho troppa stima di lui per accettare la sua performance in Quando, quando, quando.
Update: il siparietto con la Cortellesi (voto 9, qualcuno mi dia quella donna) gli fa guadagnare svariati punti.

Omar Pedrini: voto 5. Sulle orme di Francesco Renga (svolta melodica dopo l'esperienza coi Timoria), senza averne nè le doti vocali nè una canzone d'effetto come Tracce di te. Anzi, Lavoro inutile mi ricorda preoccupantemente Non so più a chi credere di Biagio Antonacci, vedete il paragone e giudicate voi... Stantio.

Simona Ventura: voto 7. "Grazie a Homer Pedrini!" Surreale.

Gli Aventura: voto 2. E' in momenti come questi che vorresti avere del napalm da tirare sul palco. Irritanti.

Linda: voto 4,5. Esempio paradigmatico di gran bella voce sprecata in una canzone scontatissima e perfettamente inutile. Vaniloquio.
(Il fatto che finora la canzone più bella della serata sia quella di Pappalardo la dice lunga sulla qualità del Festival 2004.)

Pacifico: voto 7,5. La canzone finora è la migliore (tanto per smentire quello che ho testè scritto), tesa, drammatica, ottimamente arrangiata e con un bel testo. Peccato che sia stata rovinata da una serie impressionante di stecche. Serata sfortunata o è lui che non sa cantare? Alle prossime serate l'ardua sentenza. Promettente.

Daniele Groff: voto 5. SB, ok, il Groff è un'ottima persona, bello, bravo, simpatico, intelligente, mangia poco, non sporca e non lascia in giro i peli, tu oramai sei una (blog)star affermata, diventerai direttore del TG1 e tutto quello che vuoi. Però posso dire che la sua canzone fa discretamente pena (per tacer del suo atteggiarsi a Liam Gallagher all'amatriciana)? Sbiadito.

Piotta: voto 3,5. Togli l'"Er" al Supercafone e cosa trovi? I Gemelli Diversi. Argh. Carampano.

Bungaro: voto 5,5. Fiammelle, stelle, violini. Fiammelle, stelle, violini. Fiammelle, stelle, violini, noia. Però lui ci credeva in quello che cantava: mezzo punto in più all'impegno. Convinto.

Leonardo de Amicis: voto 10. Non è Pippo Caruso, e tanto basta. Involontario.

Dolce e Gabbana: voto 2. Non azzeccano un vestito neanche a pagare oro. Ignobili.

Tony Renis: voto 5,5. Confermo quanto detto ieri: lo spettacolo parafestivaliero è di buona (se non ottima) fattura, le canzoni sono complessivamente insufficienti. Finirà per farmi rimpiangere Pippobbbaudo. Deludente.

Marta Cagnola: voto 110, lode e bacio accademico. Ai miei nipotini, un giorno, potrò dire che ho viaggiato in macchina con una persona famosa. Mitologica.

Buonanotte, e che la festa cominci.




Stay tuned for more happy days!

Stasera qui si fa il Daveblog dei poveri: pagellone di Sanremo in diretta.




Il Pagellone dei fiori - 1

Il microbloggiallo: voto 10. Per gentile concessione della Lucarelli e di Raiuno, le pulcine hanno fatto il botto. [upgrade: hanno fatto talmente il botto che gli si è bombato Shinystat, ci informa Inve.] Chissà se si ricorderanno di me quando Superbimba sarà direttore del TG1 e Lisagialla presidente del Consiglio. Abbacinanti.

Simona Ventura: voto 6+. Io non la sopporto da svariati anni, però ho apprezzato di molto il fatto che non fosse così ansiogena come suo solito. Anche se, probabilmente, è colpa/merito delle imbarazzanti pause che inanellava quand'era sul palco da sola. Onesta.

Dolce&Gabbana: voto 2. Il primo abito della Ventura era più che dignitoso, poi fra pacchianissime scritte in paillettes e bretelle dei reggiseni che spuntavano da tutte le parti abbiamo assistito a una rapida e inesorabile discesa agli inferi. Delittuosi.

Gene Gnocchi: voto 5/6. Tra i suoi filmati, pur disomogenei per qualità, c'erano dei pezzi carini (ad esempio, quello della canzone di Meneguzzi alla Stazione Centrale). Lui però mi è sembravo un po' imballato, come se il palco di Sanremo lo imbarazzasse. Mi sa che era dovuto al terrificante abito dell'inizio, che da lontano creava un meraviglioso "effetto-non stirato". Rivedibile.

DJ Francesco: voto 2. Sotto l'evidente effetto di allucinogeni pesanti (la famosa gruppazza), non gli basta sciorinare un testo degno di un bambino dell'asilo non azzeccando mezza nota (facendomi quasi pensare a una volontaria esecuzione atonal-dodecafonica), non gli basta lanciarsi in un finto assolo di chitarra concluso con l'attacco dell'inno di Mameli, ma conclude ragliando "Che cosa c'è". Imbarazzante.

Raoul Bova: voto 4. Quando apre la bocca dice una serie interminabile di fesserie, quando gioca a fare il siculo risulta quasi meno credibile della Ventura. Bella statuina.

Veruska: voto 5. Quando l'ho vista ho detto: "Che cavolo ci fa Avril Lavigne al Festival?". Poi l'ho ascoltata e mi sono accorto di aver sbagliato clone: trattavasi di Anna Oxa. Succedanea.

Paola Cortellesi: voto 8-. Caruccia e brava, brava e caruccia, sarebbe perfetta se non si ostinasse a mostrare tette che non ha. Ma quando canta perle come "cerco casa al mare nei pressi di Orvieto" le possiamo perdonare questo ed altro. Poliedrica.

Andrea Mingardi: voto 5,5. Testo banale, musica ancor di più. Usando una definizione gentilmente prestatami da jAsOn, "la parodia di un clichè di un blues scolastico". Il mezzo voto in più è solo alla memoria della Blues Brothers Band. Allegrotto.

La triade Cucchi - Gentili - Megan Gale: voto 2. A Radiorai sì che sanno fare i palinsesti: per lasciare campo aperto alla Gialappa's, su Radiouno hanno riunito tre fra i peggiori zozzoni della storia dell'umanità. Nefasti.

Mario Venuti: voto 7. Se devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa di un po' più incisivo (specie nel ritornello, piuttosto scialbo). Nel piattume indifferenziato di quest'anno, però, spicca ugualmente, nonostante l'interpetazione di iersera lasciasse un po' a desiderare. Affidabile.

Neffa: voto 6,5. Scolastico anche lui come Mingardi, ma con un discreto stile. L'eccellente uso dell'orchestra e la brevità della canzone gli danno una grossa mano. Tranquillo.

Paolo Meneguzzi: voto 3. Un tamarro dietro l'angolo voleva cantare a Sanremo, e purtroppo ci è riuscito. Tenta di fare il Tiziano Ferro di turno ma non ne ha nemmeno la voce e fa una figura ignobile. Pietoso.

DB Boulevard: voto 5. Bill Wyman è morto svariati anni fa e lo stanno tenendo su con gli elettrodi come facevano con von Karajan, ditemi la verità. Comunque, meglio per lui, almeno non ha sentito le raccapriccianti stecche del cantante dei Dhamm (che, fighettizzatosi, assomiglia inquietantemente a Maccarini). Insipidi.

Maurizio Crozza: voto 8,5. Finalmente un personaggio diverso da Marzullo! Il suo Elton John è decisamente ben riuscito, sia negli atteggiamenti che in molte inflessioni della voce. Il fatto che mia madre, fanatica dell'originale, abbia reagito schifata è un segno inequivocabile della qualità dell'imitazione. Fregoli.

I saltimbanchi: voto 5. Cui prodest? Forse a fare pendant con l'atmosfera da finta Las Vegas della scenografia (questa frase non è una contraddizione in termini). Posticci.

Stefano Picchi: voto 4,5. Una specie di Materazzi mechato con un pezzo che trasuda retorica da ogni dove. Almeno l'anno scorso questo ruolo ce l'aveva un certo signor Enrico Ruggeri. Non pervenuto.

Black Eyed Peas: voto 7. Se dovessi valutare le canzoni, il voto sarebbe più basso (Where is the love? è orripilante, Shut up è carina ma nulla più). La loro performance però è stata eccellente, nonostante il pubblico dell'Ariston avesse la capacità reattiva di un bradipo narcolettico. High voltage.

Danny Losito: voto 4. Perchè? Perchè le Las Ketchup? Perchè questo obbrobrio? Perchè dovete insultare in questa maniera la mia condizione esistenziale? A lavorare. Squallido.

Marco Masini: voto 5. Devo essere sincero? Lo preferivo quando era depresso. Bisognerebbe vietargli di cantare canzoni in tonalità maggiore. Se poi aggiungiamo la sequela di plagi (sicuramente i Double, poi c'è indecisione fra She's the one di Robbie Williams ed E ritorno da te di Laura Pausini, anche se propendo per la seconda ipotesi), il quadro è completo. Sbiadito.

Achille Occhetto e Mietta: voto 5. Questa bieca manovra elettorale non porterà mezzo voto alla lista con Di Pietro e i girotondi! Tra l'altro, non si capisce una parola di quello che canta; per fortuna che Mietta fa sempre la sua porca figura (in tutti i senti). Se poi la canzone fosse minimamente ascoltabile, sarebbe meglio, però pazienza. Soporiferi.

Gino Paoli: voto 6,5. Scazzato a morte, si salva col mestiere. Sicurezza.

Il Dopofestival: non giudicabile. Mi rifiuto di vedere una cosa dove ci sono Bruno Vespa e Paolo Crepet.

Tony Renis: voto 5,5. Il Festival sarà pure rivoluzionario, innovativo, rivoltato come un calzino, eccetera, però il bilancio è in rosso. La qualità media delle canzoni è pessima, il rutilante spettacolo che c'è attorno è di buon livello ma da un "Festival della canzone italiana" mi aspettavo qualcosa di un po' diverso. Io temevo peggio, però ancora non ci siamo. Il fatto che gli ascolti siano abbastanza bassi [1] è indicativo. Mediocre.

Il mio televisore: voto 0. Grazie a lui, mi sono goduto la registrazione di Sanremo con un fastidiosissimo e intermittente crepitio di sottofondo. Sfasciato.

[1] "Audience boom"? La serata di ieri ha fatto sì tre punti di share in più rispetto all'anno scorso, ma la seconda parte ha perso sette punti secchi e i risultati di due anni fa sono lontanissimi. Mysterium fidei.




02/03/04


E' un'ingiustizia sociale!

Stasera non potrò seguire il Festival, merdimonio. Anche se le aspettative non sono mai state basse come quelle di quest'anno, non mi posso sottrarre al rito annuale del commento similrecensorio (e sono in buona compagnia).




Oggettini di gusto

Una specie di vibratore da attaccare alla Playstation 2.
(via il solito Giavasan)




01/03/04


Da zero a Chetti in 85 mosse

Oggi volevamo darci alla cultura (ma lo faremo nei prossimi giorni, stay tuned...) ma abbiamo preferito buttarci sulla più bieca autoreferenzialità. Ripreso da Koan [1] e da Mavi, un lungo, lungo, lungo questionario. In pratica, per quanto mi riguarda, un'istigazione a delinquere.

1 - Ti mangi le unghie? Le pellicine.
2 - Cosa non deve mancare nel frigorifero o nella dispensa di casa tua? Yogurt.
3 - Preferisci il dolce o il salato? Parimerito.
4 - Porti anelli? No, è già tanto che porto l'orologio.
5 - La cosa più imbarazzante che ti è successa? Sono così tante che è impossibile fare una graduatoria.
6 - Hai mai vomitato addosso a qualcuno? No, che io sappia.
7 - Ti piace più la carne o il pesce? Vado a periodi, questo è un periodo carnivoro.
8 - Vorresti sposarti o convivere? É indifferente.
9 - Come deve essere caratterialmente la persona che ami? Dolce, paziente, sensibile.
10 - Hai mai mandato a quel paese qualcuno? Tutti i giorni, più volte al giorno.
11 - Ti è mai capitato di fare da "gancio" per aiutare un amico a mettersi insieme a qualcuno? É un'ipotesi troppo comica per essere presa in considerazione.
12 - Il tuo animale preferito? Gatto.
13 - Quale personaggio televisivo non sopporti? Raffaele Morelli.
14 - Cosa fai quando sei triste? Suono Chopin.
15 - E quando sei felice? Suono Beethoven.
16 - Bin Laden è vivo o morto? Vivo.
17 - Quante lingue sai parlare? Italiano, inglese (piuttosto buono), francese (quasi dignitoso).
18 - Il tuo professore preferito? Quello di religione del liceo: un uomo, un totem.
19 - Hai mai avuto professori strani? Direi tutti.
20 - Hai amici pervertiti? La maggior parte.
21 - Fai tu la prima mossa o aspetti che siano gli altri? What's "prima mossa"?
22 - La foto più bella che hai? Non impressiono la pellicola.
23 - Cosa hai mangiato oggi? Verdure e poco altro.
24 - Hai mai tradito? Tradire chi, scusa?
25 - Il regalo più bello che hai ricevuto? Una lettera.
26 - Sai cavalcare? No.
27 - Dì le prime 3 parole che ti vengono in mente: casa, libro, musica.
28 - Il peggior voto che hai preso? 4 e 1/2 in matematica.
29 - Ti piace fare sorprese? Sì, se ne avessi il coraggio.
30 - La telefonata più lunga che hai fatto? 5 ore e mezza.
31 - Qual è il sogno che fai più spesso? I miei sogni sono pezzi unici, è raro che ricorrano.
32 - Da piccolo, qual era il tuo cartone animato preferito? Quelli con Paperino, definiscesi "processo di identificazione".
33 - L'ultimo film visto al cinema? Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re.
34 - Usi la penna a sfera o a inchiostro liquido? A sfera.
35 - Hai mai fatto pazzie per amore? Sì (come se fossero servite a qualcosa).
36 - Dici spesso le parolacce? E volentieri.
37 - Come prendi la pizza di solito? Marinara con rucola (e, nelle occasioni ufficiali, senz'aglio).
39 - Ti piace andare in discoteca? A priori sì, a posteriori no.
40 - I tuoi genitori sono all'antica? Fortunatamente no.
41 - La cosa che ti attira di più in una ragazza? Lo sguardo.
42 - Ti sei mai innamorato di una persona bastarda dentro? Sì.
43 - Condividi la tua camera con qualcuno? No.
44 - Cosa hai fatto oggi? Ho sperimentato le inesauribili possibilità del cazzeggio.
45 - Cosa ti piace fare d'estate? Fare tardi.
46 - E d'inverno? Sorseggiare un tè caldo sotto un plaid.
47 - "Carpe diem", cosa ti dice? Che vorrei esserne in grado.
48 - Meglio fare la doccia o il bagno? Bagno, assolutamente bagno.
49 - Che fai sabato sera? L'unica certezza è che esco.
50 - Preferisci ricordare o essere ricordato? Essere ricordato, ça va sans dire.
51 - Collezioni qualcosa? Collezionavo francobolli.
52 - Qual è il tuo cantante italiano preferito? Samuele Bersani.
53 - Sei superstizioso? Non è vero, ma ci credo.
54 - Il tuo dolce preferito? Pandoro.
55 - Cosa stavi facendo un anno fa in questo periodo? Who cares?
56 - 3 aggettivi per descriverti? Insoddisfatto, razionale, timido.
57 - Si è mai realizzato un tuo sogno? No.
58 - Hai sorelle e/o fratelli? Una sorella di 15 anni.
59 - C'è una canzone che esprime il tuo stato d'animo in questo momento? Simon and Garfunkel - Bridge over troubled water
60 - Com'è il tuo costume preferito? Non mi sono mai piaciuti i costumi.
61 - Hai mai odiato qualcuno? Sì.
62 - Stai aspettando qualcuno? Da tempo immemore.
63 - Qualcuno parla male di te ingiustamente, che fai? Parlo male di lui con cognizione di causa.
64 - Mutande oggi? Ottime e abbondanti.
65 - Cambieresti qualcosa del tuo passato? Praticamente tutto.
66 - Hai qualche spasimante? Non credo proprio.
67 - Come devono essere gli occhi della persona che ti piace? Profondi ed espressivi, il colore è indifferente.
68 - Preferisci i jeans o i pantaloni da tuta? Jeans.
69 - Che dentifricio usi? Quello che capita.
70 - E quale bagnoschiuma? Idem.
71 - Sai suonare qualche strumento? Pianoforte e organo (il primo che dice "ma sono la stessa cosa!" lo impalo).
72 - Ti hanno mai dedicato una canzone? No.
73 - Qual è il tuo frutto preferito? La pesca.
74 - Ti metti il burrocacao? No, mi infastidisce molto più delle labbra screpolate.
75 - Boxer o slip? Slip.
76 - Porti gli occhiali da vista? Il meno possibile, lenti a contatto permettendo.
77 - Preferisci il giorno o la notte? Il tramonto.
78 - Sai nuotare? Poco e male.
79 - Hai parenti all'estero? Secondo Bossi, sì.
80 - Progetti per il futuro? Non fare progetti per il futuro.
81 - Come lo prendi di solito il gelato? Menta e fragola.
82 - Hai mai fatto scherzi telefonici? Più e più volte.
83 - Qual è il tuo fiore preferito? Banalità: rosa.
84 - Le tue misure? Omissis.
85 - E' troppo lungo questo questionario? Già che c'eravate, potevate arrivare a 100!

[1]Sia lodato White&Disturbed - sempre sia lodato.




Un flash d'agenzia

I tecnici ci informano che le trasmissioni riprenderanno a breve. La procedura di ripartizionamento del cervello del titolare del blog è stata infatti completata con successo in mattinata. Il comunicato ufficiale afferma che "grazie ad un brillante lavoro di squadra si è riusciti nell'impresa di ripristinare il corretto funzionamento dell'utente e di evitarne la formattazione totale".