Un blog che fa parte di una "casta di gente di sinistra"
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31/05/05


Modesta proposta

Presidenza RAI: si cerca una convergenza fra i poli, dopo l'affaire-Monorchio. Secondo alcune indiscrezioni, domani Siniscalco proporrà la nomina di una personalità di altissimo profilo istituzionale: il nome più accreditato sembra essere quello di Hulk Hogan.
Corriere.it




Supersize Left Wing

L'unica cosa significativa (?) di questi giorni me la sono tenuta buona per Numero Undici.

Nei tornei di tennis, la selezione delle teste di serie (prima otto, poi sedici e da qualche anno trentadue) è una pratica diffusa sin dagli anni Venti. Disporre i migliori giocatori nelle parti opposte del tabellone impedisce che si scontrino fra loro nei primi turni e che qualche outsider fortunato possa sgattaiolare fino alla finale (o fino alla vittoria). Il giochino di solito funziona, con poche, illustri eccezioni: basti citare il diciassettenne Boris Becker a Wimbledon nell’85. Ma ultimamente le eccezioni stanno diventando sempre più frequenti nei tornei del Grande Slam, specie sul rosso di Parigi. Due anni fa abbiamo visto arrivare in finale un carneade olandese che aveva tutto fuorché il physique du rôle del terraiolo (Verkerk, poi sparito nel nulla). L’anno scorso, invece, uno dei mille argentini che infestano il circuito riuscì a vincere il torneo dopo aver perso il primo set della finale 6-0 (Gaston Gaudio, una specie di precursore del Liverpool). Entrambi non erano teste di serie. Come può essere accaduto? Nella quasi totalità dei tornei, l’ordine delle teste di serie viene stilato pedissequamente sulla base della classifica ATP, senza la benché minima taratura rispetto all’abilità dei giocatori sulle varie superfici. Il Roland Garros in corso di svolgimento è un esempio lampante di come non debba essere stilato quest’ordine. Andy Roddick, di cui abbiamo già descritto i limiti sulla terra, è testa di serie numero 2, mentre Rafael Nadal, che quest’anno sul rosso ha fatto il bello e il cattivo tempo (anche con una mano sventrata dalle vesciche) è soltanto numero 4. L’altro mattatore dell’ultimo periodo, Coria, è un posto dietro a Tim Henman (settimo), che sulla terra è un giocatore appena sufficiente. Tutto ciò ha prodotto un tabellone terrificante, totalmente sbilanciato fra parte alta e parte bassa. In alto abbiamo avuto al terzo turno due scontri degni almeno di un quarto di finale: Nadal contro Gasquet, la rivelazione francese, e Federer-Gonzalez. Se invece vi parleranno di Federer-Moya (in tutto quattro tornei del Grande Slam vinti), non si tratta della probabile finale, ma dell’ottavo che si è giocato domenica. Invece nella parte bassa, a parte Coria e Marat Safin (che presumibilmente si scanneranno fra loro nei quarti), sono rimasti onesti pallettari (Canas, Puerta), il discontinuo Robredo e poco altro. Fra gli eliminati, l’unico che sarebbe potuto arrivare in fondo è il sempiterno Agassi. Tutto questo è molto più difficile che succeda a Wimbledon (emuli di Becker permettendo): il ranking ATP viene calmierato dagli organizzatori per avere un tabellone più equilibrato. Ma questi sono i dettagli che fanno la differenza fra un torneo e il Championship.


Postilla: l'analisi ha ulteriore conferma dai risultati di ieri. Ho sbagliato il mio pronostico, perchè Coria e Safin non si scanneranno nei quarti, essendo stati entrambi eliminati negli ottavi. Nella famigerata parte bassa del tabellone del Rolanga andrà in finale uno fra Robredo (testa di serie n. 15), Davydenko (n. 12), Ferrer (n. 20) e Puerta. Buoni giocatori, ma non certo i più quotati alla vigilia. La vera finale sarà il probabile Federer-Nadal, semifinale della parte alta (ma vista la mia abilità nelle previsioni, certamente succederà tutt'altro).
ATP




30/05/05


Schif parade

I know what I don't like (in your wardrobe)

Ovvero i cinque capi d'abbigliamento e/o accessori più sgradevoli secondo i più recenti rilevamenti ISTAT.

Al quinto posto, stabili, le infradito col tacco.
Al quarto posto, stabili, le magliette con la scritta "CRIMINAL", "OCHO GRAMOS DE COCAINA" o "EL GRAN PUTANIER DE CORTE", meglio se coperte di toppe a casaccio.
Al terzo posto, in discesa, lo stivale floscio col tacco basso, preferibilmente di colori improbabili come il rosa confetto.
Al secondo posto, in ascesa, gli occhiali da sole che coprono il 70% della superficie facciale.
E infine si conferma incontrastato in cima alla nostra classifica il non plus ultra del disgusto, l'Everest del ribrezzo, il Tourmalet del raccapriccio: la combo vestito lungo sbracciato - ascella non depilata.




Piccoli atti eversivi

Per esempio, postare da un computer dell'università, con una connessione a carbonella. In mezzo a ragazze che controllano le quotazioni di borsa e a ragazzi che scaricano pornazzi. Sono esperienze di vita, quasi come il notare come il 90% delle pagine con Internet Explorer si vede in modo obbrobrioso.




29/05/05


Non sono morto

E' che se la cosa più significativa che ho da dire è "prima zanzara spiaccicata sul monitor, direi che è iniziata l'estate", meglio starsene zitti.




27/05/05


Agenda Chettimar

(più che un'agenda, un resoconto.)

Progettata parte di vacanze all'insegna dell'abbrutimento più totale. Ricordarsi di essere l'ultimo baluardo della sobrietà del gruppo (il che è tutto dire). Dirglielo.
Trovata la laurea specialistica della vita. Nel senso che o si fa quella o si va a zappare la terra. E' nel posto più scomodo da raggiungere dell'Universo: trenta chilometri in linea d'aria, minimo un'ora e mezza per arrivarci.
Chiedere agli aruspici (visto che l'organizzatore si è dato alla macchia) se al concerto di domani sera a) fanno suonare b) per quanto tempo fanno suonare c) che cosa fanno suonare. Tendenzialmente questa cosa qui. Aggiungere d) che droghe si erano assunte quando hanno chiesto di suonare.
Scritte nmila righe di codice della tesi. Cercare di capire se servono a qualcosa o vanno buttate nell'immondizia. Inventare nuovi nomi di variabili: provaProvinaProvetta, babbazzo e cazzilloBirillo sono già stati tutti utilizzati.




26/05/05


Waiting for the worms

Non sono proprio sicuro di non volere la reunion dei Pink Floyd, anche se razionalmente so che si tratterà di una cagata pazzesca. Magari da cosa nasce cosa, magari fanno un nuovo tour, magari fanno qualche concerto in Italia...
Tiscali Musica (via Zitti al cinema)




25/05/05


Recensioni compatte

(post su commissione.)

Il nuovo singolo di Jovanotti è una delle più immonde cagate degli ultimi tre millenni. Al confronto, DJ Francesco ha la densità concettuale di Stockhausen.




E' già tutto scritto

"Intanto nella sala si diffondevano voci incontrollate. Si diceva che il Milan stesse vincendo per 20 a 0, con anche un gol di Dida di testa su calcio d'angolo."


(via Jaisalmer)




24/05/05


Preso bordò

L'attacco d'arte di stasera è "la doccia torinese".
Prendete diecimila persone. Fatto? Bene.
Mettetele nel Forum di Assago, avendo cura di lasciare non più di quindici centimetri fra l'una e l'altra. Fatto? Bene.
Ora impedite completamente il ricambio d'aria. Fatto? Bene.
Adesso avete un'ottima sauna, ma non è ancora abbastanza. Adesso faremo diventare il nostro attacco d'arte davvero speciale!
Prendete cinque scalmanati che riescono a cavare sangue (e sudore, soprattutto sudore) dalle rape. Fatto? Bene.
Fra le altre, fate suonare ai cinque scalmanati di cui sopra una delle vostre canzoni preferite in generale nella vita e un pezzo che avevate sottovalutato e invece. Fatto? Bene.
Infine, saltate senza ritegno per due ore e mezza. Fatto? Bene.
Otterrete così un metodo facile e veloce per sciogliere i grassi e lavarvi da capo a piedi. Lo hanno già fatto lui, due amici suoi (ciao Lüis, ciao Beppe), lui, lei (auguri) et al. Provate anche voi!

perché non ci provi ad arrenderti
a un giorno di pioggia
al gusto di pioggia




Girone degli assordati

Essere chiusi in uno stanzino tremetriperquattro con tre flautisti che suonano contemporaneamente tre cose diverse è una delle esperienze più vicine al concetto di inferno.




22/05/05


Buona (mica troppo) la terza

Dalla trilogia farlocca, George Lucas è riuscito a tirar fuori un mezzo buon film. Perchè, se nel complesso la Vendetta dei Sith è la logica conseguenza dei due capitoli precedenti (cioè uno stock di astronavi con in mezzo la Portman, Christensen e i loro dialoghi scritti da un alcoolista [1]), la seconda ora di film lascia il segno più della prima. Le vaccate nella trama si mantengono sugli standard consueti [2], ma ci sono alcune scene che riescono a sollevare il livello generale [2] e un senso di discesa agli inferi, di "male ovunque" che, nonostante sappiamo tutti che gli Jedi trionferanno, da un lato inquieta e dall'altro affascina, al punto da lasciar correre con meno irritazione del solito le vaccate di cui sopra. L'Episode III rimane non degno neanche di portar fuori la spazzatura agli originali, ma in qualche maniera riesce a stare in piedi meglio dei due predecessori. Certo, la domanda che sorge spontanea è "era il caso di infangare il buon nome della saga con mezzo film decente su tre?", ma è dal '98 che scuotiamo la testa con aria sconsolata.

[1] Anche se i disastri peggiori li hanno fatti gli adattatori, parrebbe.
it.arti.cinema

[2] Maggiori dettagli nei commenti, onde evitare anticipazioni a chi non volesse averne.




21/05/05


Sette per quattro?


(e vincerlo grazie a un autogol di mio nonno in carriola non fa che aumentare la soddisfazione.)
Gazzetta.it, A.C. Milan




19/05/05


Carote

Riceviamo un bastone da Gaspar e volentieri rispondiamo:

1. Volume totale dei file musicali:
Su hard disk, 44 GB. Su altri supporti, vergognosamente non calcolabile.

2. L'ultimo CD che ho comprato:
Vladimir Ashkenazy, Cleveland Orchestra, Ein Heldenleben e Tod und Verklärung di Richard Strauss. Mi chiedo che droghe stessi assumendo il giorno in cui l'ho ordinato.

3. Canzone che sta suonando ora:
Ben Folds - Trusted.
(digressione: Songs for silverman è il più bell'album del 2005, as far as I know it. Quel posto sarebbe dovuto essere dei Subsonica, ma Terrestre - checchè ne dica EmmeBi - è veramente modesto. Ciononostante, il loro concerto non me lo perderò per nulla al mondo: lunedì sera al FilaForum, anyone?)

4. Cinque canzoni che ascolto spesso (ultimamente) o che significano molto per me (le liste di canzoni significative le ho già fatte e strafatte, restiamo sull'attualità):
  • Ben Folds - Trusted
  • Bruce Springsteen - Devils and dust
  • Dream Theater - Overture 1928 (oddio, attualità.)
  • The Smiths - William, it was really nothing (ecco, l'attualità è andata a carte quarantotto.)
  • Idlewild - Love steals us from loneliness (digressione 2: Warnings/Promises, sebbene di un'incollatura inferiore a The remote part, è il secondo più bell'album del 2005.)

5. Persone a cui passo il testimone:




18/05/05


"Io odio i nazisti dell'Illinois"

Cantare Rawhide l'ultimo giorno della quarta liceo.
O andare al ristorante e provare a ordinare quattro polli fritti e una coca.
O uscirsene a metà lezione, quando l'abbiocco regna sovrano, con un "Quanto vuoi per tue donne?".
O vestirsi da Elwood in una notte di Halloween.
O pensare a quante centinaia di morti dovrebbero esserci se la finzione scenica non fosse tale, fra montagnole di macchine della polizia, centri commerciali devastati, auto dei suddetti nazisti dell'Illinois in caduta libera da seicento metri di altitudine e lanciarazzi di Carrie Fisher.

Ognuno ha il film di formazione che si merita. Io ho i Blues Brothers.
IMDb




17/05/05


Post-it

Sabato prossimo, ore 15 (sigh), Firenze, Fortezza da Basso (praticamente dietro la stazione di S. Maria Novella): and then there will be BlogRodeo Live Three. Citofonare Squonk. Chi può ci sia: io non può (sigh).




16/05/05


Classical music for dummies - 10

The revenge of the dummies

Antefatto: siccome questo è un periodo in cui ho poche cose da fare, ho accettato la proposta di un mio amico di accompagnare al pianoforte due sue allieve (flautiste) che settimana prossima devono partecipare a un concorso. Una di loro porta un brano di tal François Borne: Fantaisie Brillante sur "Carmen", vale a dire un centone di brani della Carmen di Bizet arrangiati per flauto e pianoforte. La mia parte non è eccessivamente difficile, così posso permettermi di gigioneggiare alla tastiera, divertendomi come un matto. Ovviamente, non poteva mancare l'Habanera che sanno anche le panche.

Fatto 1: Ieri pomeriggio, approfittando della beata solitudine casalinga, mi metto al pianoforte a provare. Dopo una mezz'oretta, nello stesso istante in cui attacco l'Habanera, sento aprirsi la porta di casa. Deduzione: è la Mater Familias. Penso:

"Adesso mi sentirà suonare e sicuramente se ne uscirà con la pubblicità dell'Ajax."

Tempo cinque secondi e mia madre esclama: "Pulito sì, fatica no."
(rumore del PCI che sbatte rumorosamente la testa sulla tastiera.)

Fatto 2: Qualche anno fa, live in concertino al mio vecchio liceo. (Uno di quelli dove speravo di rimorchiare atteggiandomi a Grande Pianista Internazionale, per farvi capire a) il contesto b) a che livelli di pateticità può arrivare un giovane uomo represso.) Dialogo con imprecisato genitore di imprecisato compagno:
"Cosa suoni?"
"La 57 di Beethoven."
"Aaaah, l'Appassionata."
Fra me e me: "Ignorante, l'Appassionata non esiste."

Infatti, quasi tutti i titoletti delle sonate di Beethoven sono invenzioni dei media. Il Chiaro di Luna esiste solo nella mente malata di qualche editore che, all'epoca, voleva vendere più spartiti con questa manovraccia di marketing. Si salvano solo la Patetica (titolata "Grande Sonate Pathétique") e la dio-del-cielo-che-mal-di-pancia-Hammerklavier (titolata "Große Sonate für das Hammerklavier", ovvero "grande sonata per tastiera a martelli"). Tutto il resto è fuffa.

Conclusione: avete visto com'è facile e veloce banalizzare un brano musicale, anche il più colto? Provate anche voi!




Affinità-divergenze fra Rasmus Lino e noi

Seguire una lezione universitaria che parla di spam (citando correttamente i Monty Python) e di come esso abbia il maggior rapporto investimenti/ricavi della storia dell'economia mondiale è un'esperienza che raccomando caldamente.




Per dirla col poeta

"Stupido" e "traditore" ci sarai.
(sull'argomento, si invita alla lettura dei Bibì e Bibò dell'agone filosofico italiano.)
La Stampa (via Rassegna stampa del Governo), Left Wing




14/05/05


Tutto secondo copione

In due giorni ho fatto il lavoro che avevo previsto di fare in tre settimane. Ciononostante mi sono impantanato e probabilmente dovrò prendere metà del codice che ho scritto e buttarlo nella spazzatura. E, soprattutto, mi sono completamente dimenticato dell'esistenza del blog. Tutto secondo copione, proprio.




12/05/05


E' un piccolo passo, eccetera

Dopo quasi tre mesi di traccheggiamenti vari, pastoie assortite e rallentamenti in serie, alle 10.51 di stamattina ho scritto la prima riga di codice della mia tesi. Paura.




11/05/05


5-5-5

Su segnalazione del portinaio del microbloggiallo, la sceneggiatura del film che nessuno voleva farvi vedere (e forse c'era anche un perchè): L'allenatore nel pallone 2.




10/05/05


Splatters - Gli schizzacervelli

"Su, usciamo venti minuti prima della fine della lezione, così si arriva a casa un'ora prima".
Salgo sul treno, mi addormento, mi risveglio a Monzastazionedimonza.
Cinque minuti e il treno non riparte.
Dieci minuti e il treno non riparte.
"Si informa la gentile clientela che tutti i treni subiranno un ritardo di sessanta minuti causa accertamenti richiesti dall'Autorità Giudiziaria."
Olè. Qualcuno si sarà buttato sotto un diretto. Allegria.
Bar, panino, cazzeggio, noia.
Dopo tre quarti d'ora, il treno riparte. Dopo un paio di chilometri, il treno rallenta a passo d'uomo.
"Saremo sul luogo dell'incidente."
Guardo fuori dal finestrino e non c'è nessuno nel raggio di cento metri.
Noto qualcosa in mezzo al binario a fianco. Una cosa di un colore indefinibile semicoperta da un telo blu scuro.
(una testa. due braccia. un tronco. niente gambe. oddio.)
"Ma no, non è possibile, se fossero stati effettivamente i resti del poveraccio morto ci sarebbe stato qualche medico o poliziotto intorno."
Ho ancora qualche dubbio al riguardo.

Update 23.28: dopo attente ricerche, sono giunto alla conclusione che quelli erano effettivamente i resti del poveraccio morto e che non c'era nessun medico o poliziotto intorno. I miei più calorosi complimenti all'Autorità Giudiziaria.




09/05/05


Dichiarazioni non richieste

Visto che siamo in argomento...

  • Sicuramente il 12 giugno andrò a votare, perchè ritengo l'astensione un atto di scorrettezza civica, permesso da una normativa inutile e dannosa come quella del quorum: se vuoi abrogare una legge voti sì, se non la vuoi abrogare alzi il culo dalla sedia e voti no, non te ne stai a casa.
  • Dubito fortemente che andrò a votare tutti e quattro i famosi sì. Sui primi due quesiti ho pochissimi dubbi. Non credo che le staminali embrionali siano la panacea universale ma, se l'alternativa è buttare ennemila embrioni nella spazzatura, è decisamente meglio usarli per la ricerca. E non credo che impiantare un embrione malato per poi ricorrere all'aborto terapeutico due mesi dopo sia una manovra particolarmente intelligente. Per quanto riguarda il quarto quesito, a parte il fatto che non abbiamo bisogno anche qui in Italia di quelle terrificanti storie strappalacrime ammeregane "alla ricerca del mio vero padre", non consentire la fecondazione eterologa neanche come extrema ratio mi sembra eccessivo. Sul terzo referendum, però, capirete anche voi che se devo equiparare un embrione a qualcosa lo equiparo a una persona, non a uno scaldabagno.
  • Infine, quel poco di dibattito che c'è sull'argomento si sta trasformando troppo in "noi morali-voi amorali" e "noi moderni-voi retrogradi" per appassionarmi al punto da farmi affiggere un apposito bannerino.
American Beauty




La coscienza dei propri limiti

Del perchè l'onestà, oltre a pagare, evita figure barbine:

Sei Andy Roddick. Giovane, belloccio, tennista di successo. A ventitré anni hai già vinto uno U.S. Open e sei il numero tre della classifica mondiale. Sei agli Internazionali d’Italia (anzi, ai Telecom Italia Masters, per fare più scena) e sei la prima testa di serie nonostante tu sulla terra rossa faccia pietà, col tuo tennis fatto di un servizio potentissimo e poco altro. Sei già stato fortunato a trovare al primo turno Greg Rusedski, che gioca nella tua stessa maniera ma ha dieci anni più di te, e al secondo turno un terraiolo in fase calante come Albert Costa. Sei stato bravo a vincere il primo set col promettente spagnolo Fernando Verdasco. Tu sei il numero tre del mondo, lui è il numero cinquantasei, teoricamente non dovrebbe esserci partita. E invece, come tutti gli iberici, sulla terra fa faville sparando pallate da fondo. Sei stato bravissimo a ottenere ben tre match-point al tie-break del secondo set. E allora perché hai voluto fare il beau geste, perché hai detto all’arbitro che stava segnalando il doppio fallo al tuo avversario e la tua conseguente vittoria: “No, guarda, la palla è buona”? Lo sanno tutti che, come sempre succede in questi casi, avresti dato un enorme vantaggio psicologico al tuo avversario e che avresti perso, come in effetti è successo. Forse lo hai fatto per correttezza. Ma anche se avessi fatto il furbo, al turno successivo saresti andato contro Guillermo Coria, uno dei migliori tennisti in circolazione sulla terra battuta, finalista al Roland Garros di due anni fa (e che è stato battuto solo in finale, domenica scorsa, dal diciottenne spagnolo Rafael Nadal, dopo una lunghissima partita durata oltre cinque ore e decisa al tie break del quinto set). E nell’ipotesi leggendaria in cui lo avessi battuto, in semifinale avresti trovato André Agassi, che a trentacinque anni non sembra avere alcuna intenzione di starsene a casa con la sua Steffi Graf a badare ai pargoli (e non possiamo dargli torto, viste le sue ultime prestazioni). Per cui, in fondo, forse l’hai fatto per senso del pudore.

Left Wing




08/05/05


Chi vuol essere menagramo

Il culo dei Merdavigliosi poteva essere sconfitto da una sola cosa: la mia mostruosa sfiga al gioco. E infatti:

io butto dei soldi (pochi) nella pattumiera...
... e il Milan non pareggia con gol di Dida su calcio di rinvio al quattordicesimo minuto di recupero del secondo tempo.


(e "mezzo scudetto" un par de ciufoli, se mi è consentita l'espressione. don't sell the skin of the bear before you have killed it.)
Gazzetta.it




Penso che un sogno così non ritorni mai più

E meno male: stanotte ho sognato che eleggevano Papa Massimo D'Alema.




06/05/05


Uomo-spogliatoio

I have not played a meaningful minute since I re-joined the Suns in January. My role on this team, with regard to games, is to cheer at the end of the bench, give encouragement to my teammates as they leave the floor during one of the 74 timeouts in an NBA game, and stay prepared enough to play should catastrophe or blowout befall my team.


Paul Shirley dei Phoenix Suns non giocherà mai, ma ha un blog divertentissimo.
Paul on the Playoffs (via Wittgenstein)




05/05/05


Nomen omen, l'uomo somatizza

Si diceva, "Perchè il PCI è perseguitato dal nome V.".
Ci sono dei nomi che ricorrono, e fin qui niente di strano: c'è chi conosce cinquanta Andrea, chi deve distinguere con strane metodologie bizantine le varie Francesche o chi telefona a Giacomo L. pensando sia un suo collega e invece è un commercialista di Biella incontrato quattro anni prima a una riunione Tupperware.
Il problema nasce quando, assieme ai nomi ricorrono con precisione chirurgica anche dei ruoli e delle situazioni, quasi come se non avessi più a che fare con una persona ma con un dato anagrafico incorporeo. Nella fattispecie, fra le innumerevoli rappresentanti del gentil sesso che mi hanno gioiosamente impallinato, quelle che lo hanno fatto con maggior sadismo avevano tutte lo stesso, simbolico nome:
Valentina.
Fato? Disegno messianico? Complotto pluto-giudaico-massonico? Fatto sta che quando sento quel nome, finisco più del solito per trasformarmi in una specie di Bill Murray perso nella ripetizione di infiniti Giorni della Marmotta. Insomma, un motivo in più per avere in sommo spregio questo giorno.

Ahi, Valentina
è una rosa o chi lo sa
Vai, Valentina
ma che differenza fa?




Il mio sforzo è più grosso del tuo

Qui, oltre a darmi del pianista [1], si riporta un retropensiero comune sulla matematica: "Perché è bello, no, che alla fine la matematica ad alto livello è filosofia, no?"
Rilancio citando le immortali parole del mio storico professore di musica:
"Tu non puoi capire quanto mi facciano incazzare i miei colleghi di matematica quando mi guardano con aria di spocchia e mi dicono 'Perché è bello, no, che alla fine la musica è matematica, no?'. Li prenderei a calci nei denti."
Per chiudere il cerchio, adesso qualcuno dica "Perchè è bello, no, che alla fine la filosofia è musica, no?", presto.
resto del mondo

[1] Commosso.




Utilità

Plin plon.
Si informa la gentile clientela che il treno - diecimila - ottocento - settantaquattro delle ore - quindicfzzzzzzzzzzzzz.
Plin plon.
Si informa la gentile clientela che la mia GMail è completamente irraggiungibile: le mail ivi inviate negli ultimi quattro giorni purtroppo non sono state lette. Sempre che ce ne sia qualcuna. E che non sia spam.
Plin plon.
Si prega la gentile clientela linkante di utilizzare www.blogbroadway.it e non l'indirizzo wertmulleriano.
Plin plfzzzzzzzzzzzz.




04/05/05


Déjà lu

Sabato scorso, uscita col Salvatore della Patria Chettimarica (che anche nel caso specifico si è dimostrato tale, vista la sequela di bidoni che mi stava pateticamente lasciando a casa). La classica serata con un amico che non vedi da tempo immemore e col quale apri svariati faldoni di ricordi: che fine ha fatto Tizio, Caio quando si laurea, Sempronio fa il magazziniere in farmacia. Ma anche:

SPC: "Ti ricordi di V. [1]?"
PCI: "Come faccio a dimenticarmela? Quella che era in classe con me alle elementari, la mia ex vicina di casa, nonchè latrice del mio primo due di picche."
SPC: "Sai che ha un figlio?"
PCI: "Alla faccia. Ma è sposata o convive?"
SPC: "Convive con un quarantenne."
PCI: "..."

Oggi leggo questo e realizzo che la mia vera reazione non è stata "...", ma "ohssanto, ohssantissimocazzo".
Fio

[1] Prossimamente: "Perchè il PCI è perseguitato dal nome V.".




03/05/05


Votantonio votantonio votantonio

Sondaggistica squonkiana (e, a breve, anche qualcosa che manderà alcune fan in delirio), su ...in that quiet earth.




Perchè val la pena di fare ingegneria

No, in realtà non c'è nessun motivo valido nell'Universo per fare ingegneria. Se ne potrebbe riparlare se ci dessero qualche agevolazione fiscale o lo status di minoranza sociale protetta.
(liberamente tratto da resto del mondo)




02/05/05


Buonismo

[...]il narratore è piuttosto tentato a credere che dando troppa importanza alle buone azioni si finisce col rendere un omaggio indiretto e potente al male: allora, infatti, si lascia supporre che le buone azioni non hanno pregio che in quanto sono rare e che la malvagità e l'indifferenza determinano assai più frequentemente le azioni degli uomini. E questa è un'idea che il narratore non condivide. Il male che è nel mondo viene quasi sempre dall'ignoranza, e la buona volontà può fare guai quanto la malvagità, se non è illuminata. Gli uomini sono buoni piuttosto che malvagi, e davvero non si tratta di questo; ma essi più o meno ignorano, ed è quello che si chiama virtù o vizio, il vizio più disperato essendo quello dell'ignoranza che crede di saper tutto e che allora si autorizza a uccidere. L'anima dell'assassino è cieca, e non esiste vera bontà nè perfetto amore senza tutta la chiaroveggenza possibile.

A. Camus, La peste




01/05/05


From the mountain of the soap

L'ho sempre sostenuto: se non sei capace di usare un computer, non usarlo, non ti obbliga nessuno. [1] Ok, bisogna modernizzarsi, nel 2005 non si può andare avanti a segnali di fumo e ciclostilati in proprio, ma lo sgub della giornata è la dimostrazione del fatto che la tecnologia, messa in mani sbagliate, risulta solo controproducente. Ci sono tanti mezzi al mondo, apparentemente obsoleti, per diffondere informazioni riservate: l'inchiostro simpatico, l'alfabeto farfallino, il piccione viaggiatore e i tatuaggi sui crani di galoppini prezzolati. Si doveva usare proprio un PDF, tanto per fare la figura dei tecnolesi?
Macchianera

[1] Che è un po' la scusa che ho usato con mio padre quando ho cercato di estorcergli il portatile. Ovviamente, mi ha mandato a cagare senza passare dal via.




Reclàm

sacripantavatelo!, al cubo.