Un blog che fa parte di una "casta di gente di sinistra"
www.blogbroadway.it
 
 

30/04/04


Vai avanti tu, che a me viene da ridere

Alcune delle prestigiosissime candidature alle elezioni europee. Mancano solo Jimmy il Fenomeno e il nano Bagonghi, poi ci sono davvero tutti.
Macchianera




Peperonata prima di andare a dormire

Stanotte ho sognato che il Baffo mi insegnava a programmare in Java.




29/04/04


My green teddy bear

Gli Orsetti Padani: la mia psiche devastata dal protocollo HDLC ha ricevuto il colpo di grazia.
(via Manteblog)




Ops...

Questa l'avevo pensata anch'io, in verità.
Brodo Primordiale




28/04/04


Scontro fra titani

Le citazioni colte di Eriadan o le analisi in punta di fioretto di White and Disturbed? Non sono sufficientemente neurodotato per scegliere.




Settimana Vip

"Quel che succ. sono fatt. nostri. Segretissimo."? Seeeeeeeeeeeee, come no.




27/04/04


Peffavooooooooooooore

Non è che qualcuno all'ascolto ha per caso (per caso) dello spazio web con supporto ASP che gli avanza per tre blog bisognosi d'affetto? Lui è disposto a pagare molto bene. Anche in natura, se serve.




Apocalypse now

Wittgenstein (grazie a giovani tromboni) ha i permalink: si avvera così uno dei segni profetici della fine del mondo.
(cià, proviamoli, tanto per restare su argomenti a noi cari.)




26/04/04


Pubblicità comparativa

Pietro, 6 esami in 6 mesi.
Chettimar, 7 esami in 11 giorni.
Il CEPU mi fa una pippa.




25/04/04


The clone lies down on Broadway

Il termine "cover band" ha un certononsochè di deteriore: sa di gruppo di ragazzetti alle prime armi, o di onesti dilettanti che strimpellano fra un turno d'ufficio e l'altro. Dicendo "vado a sentire una cover band", si apre uno scenario paesano col pubblico che si ingozza di birra sgasata e costine. Invece, l'esperienza del concerto dei Musical Box è davvero stata mistica. Innanzitutto, perchè la musica era quella musica, quella con cui mi stordisco a intervalli regolari e che riesce a toccarmi cuore e cervello come poche altre cose al mondo. Poi, perchè questi cinque diabolici canadesi sono dannatamente bravi, hanno retto la scena per più di due ore senza mezza nota fuori posto e senza annoiare minimamente. Infine (last but not least), perchè dietro allo show ci sta un lavoro decennale di ricerca e analisi di immagini, video, testimonianze, ci sta l'utilizzo degli strumenti dell'epoca, ci sta una cura maniacale del dettaglio per rendere l'esperienza il più fedele possibile a quanto accadeva nel 1973. I costumi assurdi di Peter Gabriel? Ce li abbiamo. Le storielle surrealiste fra una canzone e l'altra? Ce le abbiamo. La chitarra-basso doppio manico di Rutherford? Abbiamo pure quella. La salopette da muratore in gita di Phil Collins? Come potremmo farcela mancare? [1] Pensate a un particolare, anche il più cretino: loro l'avevano riprodotto. Insomma, filologia allo stato puro.
In queste condizioni, mi è praticamente impossibile fare una recensione del concerto, perchè equivarrebbe a fare una recensione di Foxtrot e Selling England by the pound. La cosa divertente è che l'insieme musica/luci/colori/costumi era talmente perfetto che l'assenza di originalità non è stata affatto un limite: non c'è stata dell'artificiosità e delle freddezza, c'è stata dell'emozione, ed è stata vera. Non serviva aggiungere altro. Allora è stato quasi fin troppo facile cantare a squarciagola I know what I like, riapprezzare la negletta Battle of Epping Forest [2], farsi trascinare dall'aggressività di The Musical Box e The Knife, avere i lacrimoni agli occhi durante l'assolo di chitarra di Firth of Fifth, temere per l'incolumità del teatro (il comodissimo Diners della Luna) e delle tue coronarie nell'apocalittica linea di organo Hammond nell'Apocalypse in 9/8 [3] di Supper's Ready per poi sfociare nel liberatorio "Lord of Lords, King of Kings". [4] Saranno anche stati dei cloni, ma dei cloni di gran lusso.
Pensierino della sera. Forse operazioni come quelle dei Musical Box preludono a un nuovo modo di approcciarsi alla musica leggera: la separazione della figura dell'esecutore da quella del compositore. Come, nella musica classica, cose come "Pincopalla esegue musiche di Beethoven e Mozart" sono all'ordine del giorno, forse fra qualche decennio ci saranno "i Pincopalla che eseguono musiche dei Genesis" senza che nessuno storca troppo il naso. Fra una copia di Gabriel/Collins/Hackett/Banks/Rutherford e una Britney Spears originale non sceglierete mica la seconda, vero?
(sto parlando di musica, pervertiti che non siete altro.)
The Musical Box, AllMusic, ander construksciòn

[1] Uno dei momenti migliori (sic!) della serata è stato l'esecuzione di More fool me da parte del batterista, che si è presentato con la suddetta salopette e una giacca bianca con le code dichiarando "This is a piece of soul music".
[2] Che ho scoperto essere preoccupantemente simile, in alcuni passaggi, a Robbery, assault and battery: autoplagio?
[3] Appunto.
[4] Ho volutamente omesso di citare The cinema show, ne parlerò in separata sede.




Meglio mai che tardi

Pensarci prima no, eh?
Repubblica.it




23/04/04


Supper's ready

Io, dopo l'esperienza mistica di ieri sera coi Musical Box, leggermente meno. Quando e se mi riprendo, ne parlo.




Mi ha detto mio cuggino

Il mago Adinolfi, guardando nella sua sfera di cristallo, ha tentato lo sgub annunciando la certacertissimacertosina liberazione degli ostaggi italiani in Iraq. Risultato:
- sberleffi e pernacchie varie da mezza blogosfera (con punte di indiscutibile genialità)
- carriolate di contatti e pubblicità alla sua nuova avventura editoriale. Sarà anche stata pubblicità negativa, ma, per il principio di Oscar Wilde, che se ne parli bene o male, l'importante è che se ne parli. Certo, se io leggo "continueremo a scrivere quel che sappiamo" mi viene da pensare che il fatto che la tua fonte possa essere un consumatore abituale di allucinogeni pesanti sia irrilevante, Però questi sono solo piccoli ostacoli sulla luminosa strada delle 150.000 copie: meglio una bbbombadimosca oggi che una notizia certificata domani.
Mario Adinolfi, Macchianera, attentialcane, nonsolorossi




Problema tecnico

Come mai io, povero utente di Internet Explorer 6, quando apro un qualsiasi blog Movable Type mi appare una pagina priva di testo e per vedere che c'è scritto devo selezionare tutto col mouse? E' il mio PC ad essere posseduto dal demonio o è semplicemente IE6 a fare pena?




21/04/04


Snapshot

La rassegna stampa di YAUB: tre righe fin troppo esaurienti.




19/04/04


Allucinazioni uditive

(questo post è lisagialla-compliant.)

L'inesauribile Giavasan ci offre la Nona Sinfonia di Beethoven abnormemente rallentata per coprire la distanza delle 24 ore. Ho provato ad ascoltarne un paio di minuti: mi è venuto da vomitare. E non tanto per lo schifo intrinseco dell'operazione.

Violini: iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Io: (giramento di testa)
Violini: iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Io: (giramento di testa, leggero senso di nausea)
Violini: iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Io: (capogiri) "Quando cazzo arriva la prossima nota?"
Violini: iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Io: (nausea insostenibile. chiudo RealPlayer, lo disinstallo e spargo del sale sull'hard disk per impedire che ricresca.)




18/04/04


Peggioramenti quadratici

Il Paolo Liguori opinionista di Controcampo mi fa rimpiangere amaramente il Paolo Liguori direttore di Studio Aperto.




Deutschstunde (ora di tedesco)

Non ci sono più i neonazi di una volta.
Bassoatesino




17/04/04


Classical music for dummies - 1

Mi fa uno strano effetto leggere del solito rutilante caravanserraglio di imprenditori, politici, nani e ballerine a un concerto di Mahler. Uno si potrebbe ragionevolmente aspettare un programma meno sostanzioso, le solite Quattrostaggionidivivaldi, la solita Piccolammusicannotturna di Mozart (a scanso di equivoci: questa). E invece, la Nona di Mahler. Capite che per chi a sedici anni, quando normalmente si passa la fase truzza, la fase metallara o la fase punkettona, ha passato una viscerale fase mahleriana questa è una notizia che tocca nel profondo. Di conseguenza, è anche il solito miserabile pretesto per un pippone (invero, non eccesivamente lungo) classicomusicale.

Anno Domini 1910. Il signor Gustav Mahler è colui che ha preso la forma della sinfonia, l'ha attaccata a un compressore, ha iniziato a gonfiarla, è arrivato all'Ottava Sinfonia mettendoci dentro 8 voci soliste, due cori, un coro di voci bianche, ammennicoli strumentali d'ogni sorta e il Faust di Goethe e gli è esplosa in faccia, lasciandogli brandelli magistralmente raccolti nel Das Lied von der Erde (Il Canto della Terra). Sono tre anni che ha problemi cardiaci. Angina. E, casualmente, l'attacco[1] [cliccate col destro e fate "Salva oggetto con nome", soluzione provvisoria] della Nona Sinfonia è un'esatta riproduzione di un battito cardiaco sbilenco, che si propaga per tutto il primo movimento, fra momenti di pace e fiammate passionali. Il secondo tempo è una specie di valzer espressionista, da suonarsi in modo "etwas täppisch und sehr derb" (piuttosto goffo e molto grezzo). La deformazione grottesca è una costante nell'immaginario mahleriano: marcette di terz'ordine, canti popolari che più popolari non si può, riferimenti colti e incolti vengono centrifugati e distorti perchè per Mahler, più che un compositore, si considerava un demiurgo che fa di un'ora e mezza di musica un (micro)cosmo autonomo e completo. E, come tutti i (micro)cosmi che si rispettino, non può mancare una certa dose di violenza: il terzo tempo è un complicatissimo (ai limiti dell'ineseguibilità) rincorrersi di voci dissonante, sobbalzante, stridulo. Infine, il finale, l'indubbio culmine espressivo. I primi minuti sono strazianti, in questo passaggio riesco a percepire distintamente una frattura del mio miocardio. E poi, pian piano, un lento spegnersi in un pioneristico esempio di fade out. E' anche lo spegnersi di Mahler, che muore nel 1911.
Brodo primordiale, Amazon.com, Andante

[1] George Szell, Cleveland Orchestra, 1968. Speriamo di non aver violato troppe leggi sul copyright, in caso contrario portatemi le banane in prigione.
Quattro e un quarto, Conundrum




16/04/04


Mitico Silvio, mitico, ciao, ciao...

Note a fondo pagina segnalate da dot-coma.




15/04/04


Polimeri ottantini

Patsy Kensit si è rifatta tutto il rifabile, sigh. Se tornasse a Sanremo, probabilmente entrerebbe esponendo direttamente tutta la mercanzia plasticata e non centellinerebbe i centimetri di pelle mostrata tramite spallina farlocca.
Celeb.zone (via Clutcher)




Trendsetting

Adeguonsi.

1. Prendi il libro più vicino.
2. Aprilo alla pagina 23.
3. Trova la prima frase degna del benché minimo interesse.
4. Posta il testo della frase nel tuo blog insieme a queste istruzioni.

"E' la serenità del suo sorriso - non proprio la caduta nè l'immagine onirica del mio corpo infranto, sanguinante - a svegliarmi."
BRET EASTON ELLIS, Acqua dal sole

Caterina.net




14/04/04


Utilitas utilitatis

Un piercing al bulbo oculare: in pratica, un metodo garantito per avere perennemente una bruschetta nell'occhio, pagando fior di soldi.
MSN (via Gokachu)




Segnalazioni sportive

L'NBA secondo il mio sodale e il ciclismo secondo farfinta.




I nefasti effetti della cultura contemporanea

Sono due ore che mia madre ha crisi di risa isteriche causate dalla lettura della mia copia di Survivor di Chuck Palahniuk. E non ho neanche un defibrillatore a portata di mano.




E' tanto libberatorio!

BLOGRODEO 1.0

E' arrivato! spostati!


(mi sento come Predolin dopo che ha dichiarato di essere la Talpa, non è affatto una bella sensazione.)

Update: comunque, non ho ancora ben capito cosa ci faccio qui in mezzo, già pregusto scene ridicole col sottoscritto che prorompe in un "Non ci posso credere! La mia blogstar preferita!" nel più puro Rolando-style. In compenso, ho già una discreta claque.




13/04/04


So 80's

BLOGRODEO 1.0

Siete pronti, siete caldi?




11/04/04


The way we walk

(warning: uso oltremodo privatistico di mezzo blogghico(TM. i non interessati sostituiscano il testo sottostante con il seguente: "Tanti auguri di Buona Pasqua!".))

Io ho un'amica.
Un'amica di quelle, per intenderci, che ti permettono di mandare affanculo con un certo gusto quelli del "l'amicizia uomo-donna non esiste".
Un'amica con cui hai una tale comunanza di intenti/idee/vedute da gridare al franchising cerebrale.
Un'amica con cui hai smesso da tempo immemore di contare i minuti delle telefonate e le righe delle mail.
Un'amica con cui hai condiviso segreti, confidenze, dubbi, rimorsi, risate, pranzi, cene, film, canzoni, elezioni, vacanze, spalmaggi di crema solare, puliture di gamberi e un'autobotte di altre cose, in una parola sola: cinque anni di vita.
Un'amica la cui importanza è difficilmente quantificabile, che poi il tempo passa, le situazioni cambiano (personecosecittàcoinquilinititolidistudioblog), magari non ti senti più come un tempo ma sai che questo non può cambiare una virgola del rapporto che hai con lei.

Sarà la quarta volta che te li faccio oggi (e anche l'ultima, data l'ora), ma non importa: buon compleanno Sere.
Con dedica:

Just a perfect day,
Drink sangria in the park,
And then later, when it gets dark,
We go home.
Just a perfect day,
Feed animals in the zoo
Then later, a movie, too,
And then home.

Oh it’s such a perfect day,
I’m glad I spent it with you.
Oh such a perfect day,
You just keep me hanging on,
You just keep me hanging on.

Just a perfect day,
Problems all left alone,
Weekenders on our own.
It’s such fun.
Just a perfect day,
You made me forget myself.
I thought I was someone else,
Someone good.

Oh it’s such a perfect day,
I’m glad I spent it with you.
Oh such a perfect day,
You just keep me hanging on,
You just keep me hanging on.

You’re going to reap just what you sow,
You’re going to reap just what you sow,
You’re going to reap just what you sow,
You’re going to reap just what you sow...




Alla lettera

Water on Mars.
Inkiostro




10/04/04


Missaggi

I suoni di Windows, leggermente riadattati.
MilkAndCookies (via Momoblog)




08/04/04


Corrispondenza di musicali sensi

Oggi, appena sveglio (quindi, a un orario abnormemente tardo per i telegiornali mattutini), caffè e MTV. Appare tal Sondre Lerche: giovane e deliziosamente orecchiabile. Il mio sesto senso mi dice che potrebbe impazzare nella blogosfera come Damien Rice (che non mi piace per niente) o i Franz Ferdinand (che sto iniziando ad adorare). Infatti, non mi si smentisce.
Euston Station, Sasaki




Non si uccidono così anche i cavalli?

Stu Savory, Gaspar Torriero e le strategie aziendali equine.




07/04/04


Blog Yomo

I post - o meglio, le idee dei post - hanno una data di scadenza, come lo yogurt.

Sante parole viola.
(no) need to argue




Grasse risate

Finale di Supercoppa Italiana: Milan - Juventus. Chi ha vinto? L'invincibile Milan? No, la derelitta Madama.

Finale di Coppa Intercontinentale: Milan - Boca Juniors. Chi ha vinto? Lo straordinario Milan? No, i furbeschi argentini.

Champions League: la vincerà il mitologico Milan? No, mi sembra che le magnifiche sorti e progressive e rossonere si siano bloccate a La Coruña.

Ragion per cui, a tutt'oggi, il computo dei trofei vinti nella stagione 2003-2004 è il seguente:

Juventus: 1
Milan: 0

Certo che arrivare a fine anno e vincere meno di una squadra coi topi morti in difesa farebbe tanto ridere.
Gazzetta.it

Update: farfintadiesseresani, giustamente, segnala che il Milan quest'anno ha vinto la Supercoppa Europea. Come unica scusante per l'errore ho l'ebbrezza del post-partita (anche perchè quella delle cavallette l'hanno già usata).

Ahi dimenticommi, e spesso,
ma sconsolato, volgerommi indietro.




Rincoglionimenti

Oggi pomeriggio leggo della scomparsa di Enrico Ameri.
Stupore.
Pensavo che Ameri fosse già morto.
Gazzetta.it




Interrogativi

BLOGRODEO 1.0

Perchè i blogger sognano parole elettriche?




06/04/04


Dai, c'è di peggio

Momoblog assegna la palma di "pubblicità più brutta del mondo" a quella nuova di Microsoft. Però, posto che chi ha ideato lo slogan "Great moments at work" mostrando grigi burocrati esultanti e zompettanti ha le sinapsi piene di calcare, questo spot raggiunge vertici di trashitudine (o si dirà trashezza?) inconfutabilmente sublimi.




Classical music for dummies - 0

(era da un po' di tempo che da queste parti si pensava a una rubrichetta quasi fissa in cui parlare di musica classica con lo stile cazzaro e fregnacciologico che ci compete. ammetto che iniziare parlando del Requiem di Mozart non è esattamente il migliore degli auspici, ma se non lo faccio mi viene a crollare tutto il pretesto per avviare il progetto. proviamo un po', tanto è un numero zero, chemmefrega.)

Venerdì sera, mi chiama il mio Amico Con Insospettabili Slanci Culturali.
"C'è il Requiem di Mozart nel posto tal dei tali, andiamo a sentirlo?"
Ultimamente, trascorro i miei venerdì saltabeccando da un impegno all'altro, per cui, almeno in serata, vorrei starmene a casuccia bella a poltrire. Invece, confidando nella durata relativamente breve (un ora e qualcosa, e via andare), ho deciso di non bidonare l'Amico in questione.
L'inizio non è dei migliori: il clarinetto (anzi, il corno di bassetto, che è quest'aggeggio qui ed è un clarinetto dal suono più grave) entra in mostruoso ritardo e tutta l'introduzione, che dovrebbe trasudare drammaticità, risulta affetta da una zoppia piuttosto ridicola. Se poi aggiungete il fatto che il basso solista aveva dei gravi difetti di pronuncia (trasformava qualsiasi vocale in "e") e il tenore solista cantava come Gigi d'Alessio, comprenderete il perchè inizialmente abbia concentrato le mie attenzioni sulla (notevolissima) timpanista.
Ma poi arriva il Kyrie dell'(eccellente) coro: un terrificante meccanismo ad orologeria che riesce ad unire espressività e rigore formale, dove tutto quadra geometricamente dall'inizio alla fine ma comunque in questa geometrica teoricamente asettica c'è un morto, c'è dell'angoscia che incalza e che ti prende inesorabilmente. Angoscia che pervade anche la genesi di quest'opera (anche se dal mio racconto non sembrerà).
Ah, premessa: le fesserie di Amadeus di Milos Forman non vengono neanche prese in considerazione, Salieri aveva altro per la testa che avvelenare Mozart.
Un tal conte Franz von Walsegg-Stuppach aveva l'hobby della composizione, ma era scarsino anzichenò, ragion per cui aveva la simpatica usanza di farsi scrivere opere da altri musicisti ed eseguirle nel suo castello spacciandole per proprie. A metà del 1791, decise: "Adesso mi faccio scrivere una bella Messa da Requiem, in onore della mia amata moglie, defunta qualche anno fa". Dato che le Pagine Gialle all'epoca non c'erano, pensò: "C'è questo Mozart, è uno fico, però è da un po' che non ne azzecca una... l'ultima opera, come si chiamava?, 'Così fan tutte" è andata male, magari riesco a pagarlo un po' meno'. E poi, pensata geniale, a suo modo: "Mica vado a chiedergliela io: dopo tutto, so' conte. Gli mando come messaggero un figuro losco e anonimo, così si caga sotto e finisce il lavoro più in fretta". Il problema era che Mozart era ammalato assai: forse febbre reumatica, forse trichinosi (mangiatori di carne di maiale cruda: scoprili, su Rieducational Channel!). Nel mentre, come se non fosse bastato, stava lavorando a un capolavoro ("Il flauto magico") e a un mattone inenarrabile ("La clemenza di Tito"). Immaginatevi quindi le difficoltà di un trentacinquenne con un piede nella fossa che deve attuare un ferreo multitasking cerebrale: se aggiungete il fatto che questo trentacinquenne credeva che il misterioso messaggero fosse un inviato dal mondo dei morti che presagiva la sua fine imminente, avete completato il quadretto idillico.
Arriviamo di conseguenza a fine novembre 1791: capolavoro e mattone fatti e finiti, Requiem ancora in alto mare. Senza ammorbarvi con termini tecnici, il 10% era completo, il 60% era appena abbozzato e il restante 30% non era neanche stato iniziato.
Mozart moriva il 5 dicembre 1791.
Constanze Weber, la moglie di Mozart (solo de iure, dato che de facto stava sempre libera e bella alle terme di Baden Baden, senza cagarsi il marito - innamorato perso - manco de striscio), aveva paura che il committente, sapendo della morte del compositore, si ritirasse e volesse indietro i soldi già anticipati: "sono vedova e tengo famiglia, preferirei di molto tenermi quella somma", probabilmente pensava. Quindi, cercò di metterci una pezza trovando qualcuno che completasse la partitura. Il primo a venire interpellato fu Joseph Eybler, un musicista all'epoca di discreta fama, molto vicino a Mozart nel periodo della malattia e, quindi, credibile come succedaneo. Lui completò alcune parti ma si rifiutò categoricamente di scrivere quelle mancanti. La moglie non aveva bisogno di un lavoro del genere e si rivolse a un allievo del marito, Franz Xaver Süssmayr. Casualmente, lei se lo trombava, ma questi sono dettagli trascurabili in questo contesto. Süssmayr prese gli abbozzi di Mozart, li completò come meglio credeva e aggiunse di sua mano le parti mancanti. Operazione filologicamente discutibile, che risulta più che evidente all'ascolto: nelle parti di Süssmayr scatta irrimediabile la banalità e la noia (il che agevola la distrazione via timpanista carina). Il carneade in questione ha però un merito: l'aver ascoltato le indicazioni di Mozart di concludere il Requiem riprendendo parte dell'introduzione e l'intero Kyrie. E vi garantisco che risentire, dopo qualche pezzo interlocutorio e di poca sostanza, quella strepitosa architettura sonora è una soddisfazione di un certo livello. L'allievo che supera il maestro? Ma dove?
Henri Selmer, Amazon.com, The Metropolitan Opera




05/04/04


Esperienze devastantemente mistiche

Caro Davide di Daveblog,

La poltrona che fa il massaggio l'ho provata anch'io più e più volte e ti garantisco che i momenti di autentica estasi sono infinitamente superiori a quelli di dolore parossistico. Dopo un quarto d'ora avevo perso la cognizione dello spazio-tempo: dev'essere stato in quel frangente che mi hanno fatto firmare quelle seimila cambiali che mi toccherà pagare da qui al 2047.




...but I like it

Rock Aptitude Test (dal sito ufficiale di School of Rock, film che vorrò tassativamente vedere): 18/35, due in meno del Vanz (e il suo stesso titolo di Headbanger: mi sento illustre).




Adesioni incondizionate

Questo blog è dalla parte di Claudio Sabelli Fioretti e della sua Kulturkampf a favore della corretta punteggiatura, confermando fieramente la definizione di "pericoloso ossessivo" datami a suo tempo.
(via Quattro e un quarto)




04/04/04


Risvegli traumatici

Alzarsi, aprire le persiane e scoprire che il campo davanti a casa è infestato da milioni di pecore. Ah, le ascose gioie del vivere in campagna.




03/04/04


Un presidente colorato

E' marrone.
Le conclusioni traetele voi.
MicroBlogGiallo




Diecidecimi

La lettera dell'ultradestrorso cecato che vota "Partito leninista nazionale, Marxisti italiani, Partito Mao-Tse-Tung Abruzzi, Marxisti-leninisti genovesi, Socialdemocrazia pugliese e, ultimamente, Partito Di Pietro uniti per la libertà fuori dalle sbarre" fa taaaaaaaanto ridere.
giusec&frienz




People with cheese for hands area

E' tornato ander construksciòn, e si vede.




02/04/04


Il rischio è il suo mestiere

Apathos, su Always on the Run, si arrischia a parlar male di Vasco Rossi e viene sommerso da una camionata di insulti che neanche le storiche carampane di Daveblog. Ora: che il nuovo album del Blasco possa ragionevolmente far schifo è assai probabile, visto l'andamento degli ultimi anni (con le già citate "Lailailalalalà, fammi godere", "Vorrei possederti sulla poltrona di casa mia con il rewind" e "Faccio così, passo di lì, ti prendo e ti porto via") però una canzone di quelle vecchie...
...magari...
...se capita...
...ogni tanto...
...quando la trovo alla radio...
...la posso pure ascoltare, va'.
Poi, dopo che le mie orecchie hanno sentito dire "Nek è molto meglio di Vasco", non posso che stare dalla parte di quest'ultimo.




01/04/04


Cellophane

Arkangel e uno dei peggiori strumenti di tortura esistenti in un supermercato (battuto solo dal reparto mangimi per animali): la macchina insaccatrice.




A quanto pare...

BLOGRODEO 1.0

mancano 50 giorni




Discrepanze

Scusate, non riesco a capire una cosa: come mai si fa assurgere a paladino dei feed RSS proprio colui che i feed RSS non ce li ha da nessuna parte (per tacere dei permalink)? Vabbè, comunque il mio voto terzista non posso negarglielo.
Macchianera, via (no) need to argue




Verboten!

Qui risiede della genialità. Il fatto che all'epoca violassi sistematicamente ogni punto di questa lista è secondario.
Underbreath




Monachesimo

Perchè l'Italia stasera giocava col pallone delle foche?



GQ Online