Un blog che fa parte di una "casta di gente di sinistra"
www.blogbroadway.it
 
 

30/07/04


Lift off

Sono quasi le 21 del giorno prima della partenza per il mare e non ho ancora iniziato a preparare le valigie. Tanto per dirvi quanto sono in clima-vacanze. Comunque, il tenutario se ne va una settimana nel nulla ben organizzato di Bibione a ricaricare le batterie, sue e del blog. Non sono previsti aggiornamenti, salvo improvvisati raid nel primo internet point disponibile. Il mio fedele taccuino sarà però pronto a raccogliere a mò di spugna qualsiasi fregnaccia dovesse aggirarsi nei paraggi.
A bientôt!
Squonk (no, non è la firma)




Referrerlandia - 4

Rapidi e indolori:

barzellette su accenture: se qualcuno non ci ha già pensato, bisognerebbe.
blog in asp: sei nel posto giusto.
centrocampo juve maifredi: doveva essere una cosa del tipo Hassler - De Agostini - Marocchi. Paura, eh?
chi ha la sifilide può subire un'operazione?: boh, penso di sì. Ma che domande fai?
cosa sono le graminacee: sono delle cose che fanno starnutire la gente.
down load er finestra: Er Finestra, il più grande piratatore di DVD di Tor Bella Monaca.
franzoni blog delitto di cogne: no, vi prego, il blog della Franzoni no.
gazzetta.it rss: magari. Ci si deve accontentare del feed sportivo della Reuters.
lance armstrong mi sta sulle palle: beh, un po' sì.
nemici di lance armstrong: però non esageriamo.
lascio gradi ed esplosivo sono ancora un uomo vivo: argh!
lou+reed+new+york+telephone+conversation: I was sleeping, gently napping when I heard the phone... gloriosa sigla della posta di Brand:New ai gloriosi tempi del glorioso Massimo Coppola.
partecipazioni color seppia: che cattivo gusto, signora mia.
simon & garfunkel pullman concerto a roma: domani sera a Roma. Quanto piacerebbe esserci.
taccata nelle palle: fra gli atti di violenza, una finezza stilistica.
tesi algida: "Termodinamica di un Cornetto sottoposto ad accelerazioni di 3.6g".
tortura cinese penetrazione con serpente: no, quella era Cicciolina.
u2 vercurago: a Vercurago non si fermano neanche i treni, volete che ci suonino gli U2?
voglio vedere la vessa: gerontofilo?




Imboscato

Uno dei miei piccoli incubi infantili svanisce: ancora un rinvio e per me il Ministero della Difesa rimarrà soltanto una poltrona da spartire. Avrò tempo sufficiente per immergermi con gioia nel rutilante mondo dell'invio curriculum.
Repubblica.it, Inkiostro




29/07/04


It's evolution, baby

Nella fase dei giovenil furori, uno pensa che il giorno del proprio compleanno possano avvenire poderosi scatti evolutivi che cambieranno irrimediabilmente il corso della propria esistenza. Per esempio, quando uno arriva alle soglie della maggiore età, pensa che l'indomani sarà finalmente un cittadino nel pieno possesso dei suoi diritti, senziente, votante e autorizzato a espatriare in solitudine e che, conseguentemente, si sentirà in qualche modo diverso e migliore. Se gli va bene, potrà andare in un ipermercato a comprare GQ senza che la cassiera lo guardi troppo male. Col tempo uno impara che i cambiamenti, se avvengono, il più delle volte avvengono gradualmente, che la maturazione di una persona è un processo tragicamente lento e con scarse possibilità di arrivare al pieno completamento. Così, forte di questo understatement, si può godere maggiormente il proprio genetliaco. Può fare un bilancio critico dei Propri Vent'Anni senza uscirne con le ossa rotte, anzi. Può pensare alle persone la cui vita ha intersecato la propria, a vario titolo e per periodi variabili dai dieci minuti ai 366 giorni. Ai luoghi, alle voci, ai colori, alle avventure e alle scene da film. Magari anche al blog, a come sia stato testimone più o meno fedele di queste alterne vicende, a come in questa fase storica possa anche essere un po' fiacco ma di chiuderlo (purtroppo per voi) non se ne parla proprio.
Appunto, "può" , non "deve". Quindi, è sicuramente meglio ricevere auguri coi mezzi più disparati [1] e tuffarsi con tranquillità nel ruolo di festeggiato per un giorno. Non è poco, anzi.

[1] Siete meravigliosi, meritereste una risposta ciascuno e, se domani la definizione delle valigie non mi porterà via troppo tempo, l'avrete.




Twentysomething

Più vecchio? Un po'.
Più saggio? Quando mai?
Più maturo? Fracico, oserei dire.
L'unica cosa certa è che da oggi posso guidare i camion.




28/07/04


The Trial

Good morning, The Worm, Your Honour,
the Crown will plainly show
the prisoner who now stands before you
was caught red-handed showing feelings,
showing feelings of an almost human nature.
This will not do.


Il googlebombing è esercizio la cui utilità tende a zero. Detto ciò, ribadire con forza che personaggi che, in nome della Salvaguardia della Morale, vorrebbero la cancellazione di qualsiasi telefilm minimamente guardabile esistente nei palinsesti italiani sono gente da evitare è un imperativo categorico.
Campagna di utilità sociale promossa da Magenta e Woland




27/07/04


Insospettabili convergenze

Che a Simon "Buzzicone" Le Bon piacciano i Radiohead è cosa che riesce a perplimermi.
Euston Station




26/07/04


Erasmus

Brevi appunti di uno scambio culturalmusicale con un coro ungherese:
- per le strade di Pecs [1] si aggira impunemente un sosia di Don Gonio;
- nel dubbio, uno straniero dirà sempre "grazie", anche se gli stai chiedendo l'ora o gli hai appena servito pane e cianuro;
- dodici coristi ben preparati e in divisa sono meglio di trenta dilettantiallosbaraglio in tenuta da italiani in gita;
- sentire una persona che parla in magiaro per più di tre minuti provoca a) domande come "chi è che sta parlando in farfallino?" b) allucinazioni paragonabili all'ingestione di un'autobotte di LSD;
- Dio c'è. E ha creato le ungheresi.

[1] Warning: Wikipedia crea dipendenza fisica.




C'è Gigi?

Fra il cono e la coppetta, sosterremo sempre il primato morale e civile del cono. Innanzitutto, perchè il potenziale di impiastricciamento del primo, checchè se ne dica, è mediamente inferiore a quello della seconda: coppetta un po' strabordante e gelato che cola dai bordi a onta e disdoro degli eburnei palmi. (A onor del vero, qui si mangia in modalità "lavandino", quindi lo scioglimento viene ampiamente anticipato dalla voracità.) Poi, perchè non portiamo barba che potrebbe sporcarsi, il che aiuta in questa e in molte altre circostanze alimentari. Il neoisolazionismo della coppetta, inoltre, rende quasi superfluo l'esercizio della sottile arte dell'abbinamento e della fusione fra gusti. Usando il cucchiaino, ci si possono permettere accoppiate letali come "lampone e nafta" riducendo sensibilmente il rischio di creare il Gelato Mutante. Col cono bisogna stare attenti a creare la giusta alchimia di sapori, badare a quale gusto mettere sopra e quale sotto (poi il gelataio farà sempre come pare a lui, ma non importa), in modo da creare un'architettura a strati più complicata da realizzare ma anche più soddisfacente. Il trend dell'estate 2004 è menta e pesca, che non sarà filologicamente corretto, ma è buonissimo e straordinariamente rinfrescante. La cialda ha una consistenza media paragonabile a quella del poliuretano espanso, ok, ma possiamo soprassedere: sempre meglio di andare in giro con un cucchiaino di plastica colorata che ci ricorda i peggiori anni delle scuole elementari.
Inveblog, A typesetter's day, Orfini




24/07/04


L'evoluzione della specie

Il papà di Google.
(via Inkiostro)




Errore irreversibile

Qualcuno mi spieghi questa cosa, perchè io non ci riesco, neanche nel mio disegno mentale più perverso.
Gazzetta.it




22/07/04


Mission accomplished



Vittoria! Libertà! Vacanze!
Per festeggiare degnamente, ho preso la prima scottatura a collo e spalle della stagione.

Liberamente ispirato a Chi gioca in prima base?




21/07/04


Facciate

"'sta storia del delitto di Cogne è pazzesca e inquietante."

Esattamente.
E' pazzesco e inquietante che una simile tragedia sia stata trasformata fin dall'inizio in una patetica pagliacciata, in un caravanserraglio di psicologi da strapazzo, giornalisti d'accatto e avvocati alle vongole a uso e consumo dei bassi istinti popolari. Non che altre faccende simili siano state trattate con diversa sensibilità (Erika e Omar, where art thou?), ma il caso specifico mi ha irreversibilmente stomacato. Ma non è il senso di sgomento e di angoscia che si dovrebbe provare davanti a un infanticidio, commesso dalla madre o da chi per lei: è l'esasperazione di chi si è stufato di sentir parlare di RIS di Parma, superperizie e scarpume assortito come se si trattasse di uno spin-off di Twin Peaks girato dai fratelli Vanzina. Se avessi abitudini complottarde, mi verrebbe da dubitare che l'intera vicenda sia accaduta davvero.

(abbiamo trasmesso: l'angolo del Cinismo A Buon Mercato. prezzi modici.)
Farfintadiesseresani




Opinioni di un clown

Per dire, io non farei mai leggere a una ragazza che mi piace un blog dove si parla di musica classica, analgesici ed esami universitari.
MicroBlogGiallo (istigato da Zio Burp)




20/07/04


Classical music for dummies - 5

La tendenza dei direttori d'orchestra degli ultimi 50 anni è quella di ampliare sempre più il proprio repertorio, saltabeccando impunemente dal Seicento al Novecento inoltrato. Il caso (degenerato) di Herbert von Karajan è indicativo: se dirigeva in maniera sublime Beethoven e in maniera ottima Mahler, la sua versione dei Concerti Brandeburghesi di Bach faceva accapponare la pelle. Privilegiare la quantità a scapito della qualità, insomma.
Carlos Kleiber faceva esattamente l'opposto. La Quarta e la Settima Sinfonia di Beethoven, la Seconda e la Quarta di Brahms, l'Ouverture del Fledermaus di Johann Strauss figlio, il Franco cacciatore di Weber, il Wozzeck di Alban Berg e poco, poco, poco altro. E ognuna di queste interpretazioni è memorabile. Le ascolti e sembra quasi che quella sia l'unica maniera plausibile di suonare quei pezzi. Come dice Zurletti sulla Rep. cartacea di oggi:

"Se la musica suonasse da sola suonerebbe come nelle mani di Kleiber. Ma non suona da sola, richieda un professionismo straordinario. La naturalezza è la cosa più innaturale che ci sia."

Ci pensavo giusto oggi, mentre incastravo le dita arrugginite nei labirinti oscuri della 111 di Beethoven: com'è difficile produrre un insieme fluido, coerente e, perlappunto, naturale quando si suona. Lui ci riusciva, forse proprio per le pause interminabili fra un concerto e un altro, per le apparizioni sempre meno frequenti che gli consentivano di lavorare di cesello, di aggiustare un attacco, di curare un accento, di sottolineare una frase musicale piuttosto che un'altra. Poi senti la sua Settima di Beethoven e pensi che è perfetta così: nè più lenta, nè più veloce, nè più aggressiva nè più dolce. Così, punto.

Hai voglia a dire: "sono sempre i migliori quelli che se ne vanno".
Wikipedia, Corriere.it




Errori giudiziari

La Franzoni andava condannata per "procurato danno a gonadi terze", mica per altro. E Turbominchia Taormina per "concorso in procurato danno", natürlich. Che poi, cosa vorrebbe dire che il vero assassino sarebbe "da oltre un anno sotto controllo da parte nostra"? Che è sotto la custodia della Polizia Segreta? Che lo tengono in una cuccia assieme a un rottweiler? Che si drogano, perfinanco male?
Corriere.it




...in that unquiet earth

- Buongiorno.
- Buongiorno, con chi ho il piacere di parlare?
- Sono la Cefalea. Era da un po' che non ci vedevamo.
- E non sentivo affatto la sua mancanza. Desidera?
- Ho un mandato per prendere possesso della sua scatola cranica per le prossime dodici ore.
- Ma come? E come faccio a fare il secondo esame, secondo lei, con uno spadone infilzato all'altezza dell'attaccatura dei capelli?
- Non lo so e poco mi cale, ringrazi il cielo che non sono arrivata prima e che ha potuto fare il primo esame in tranquillità.
- E sa quanto me ne frega? Io non la faccio entrare.
- Ah, oppone resistenza...
- Esattamente.
- Poco male. Ora chiamo i miei sgherri Pressione Bassa e Calo di Zuccheri, poi voglio vedere se resiste ancora.
- E chiami chi le pare, si fotta.
Clic.

(dopo cinque minuti...)

- Aiuto. Mal di testa. Cos'è questo? Un compito d'esame. Non capisco niente. Bruuuuuuttooooo. Vedo tutte le stelline. Beeeeeelleeeeeee. Bum.
- E la prossima volta che parla di assetto da guerra, pensi anche a portarsi un Aulin. Coglione.




19/07/04


Quiet slumber for the sleepers...

Più della consapevolezza di essere preparato, è la ricivilizzazione dello spazio di studio la cosa che più dà soddisfazione all'universitario debosciato nell'imminenza dell'esame. Rimuovere la Montagna Incartata, buttare le bottiglie d'acqua, trovare un po' di compagnia alle tre particelle d'ossigeno rimaste nell'aria della stanza. Poi predisporsi in assetto da guerra per il giorno dopo: triple matite, triple penne, triple gomme, doppie pile per la calcolatrice, un autobotte di Lexotan. Ridarsi un aspetto che non sia quello dell'"internato in uno stanzino a illuminazione insufficiente", constatare che il proprio blog si sta riempiendo di ragnatele (se qualcuno ci dà una passata con la centogradi mi fa un favore), andare a dormire. E prepararsi psicologicamente a un tranquillo lunedì di paura. Con una scrivania perfettamente ordinata.




17/07/04


Neighborhood

Secondo Google (e quest'accrocchio), sarei semanticamente vicino a:
- Microbloggiallo (e vabbè)
- (no) need to argue (dev'essere per via di West Wing - anche se ultimamente, in quanto a telefilm, siamo pesantemente dipendenti da The Strip)
- Life is too short to drink bad wine (un nome, un programma politico da sottoscrivere)
- Una stagione di fede assoluta (uno che dice "non ci sono più le ventunenni di una volta" non può che trovarmi d'accordo)
- White and Disturbed (missing in action)
- Wittgenstein (!)
- La Z di Zoro (colui che mi fornisce il bagaglio minimo di competenze sui reality show per non sfigurare in società)

Google, TouchGraph, IMDb (via Magenta e Woland)




16/07/04


De abbrutimento cartaceo

Sto consumando una tale quantità di fogli che, se non fossero di recupero, dovrebbero farmi cittadino onorario di Fabriano.




15/07/04


Two cents

Perchè studiare quando si può blogrodeare?

***
- Ma lei mangia sempre così tanto a colazione?
- Ma lei non se li sa fare i fatti Suoi?
- Forse ha avuto una nottata movimentata. E, nel caso, evidentemente ieri notte mi trovavo nel posto sbagliato.
- Non saprei. Di certo ci si trova ora, nel posto sbagliato.
- Effettivamente, essere legato in uno scantinato muffito non è esattamente quella che definirei “situazione idilliaca”.
- Stia tranquillo, la cosa dovrebbe risolversi nel giro di poche ore. Dove ho messo quel Maalox? Lo sapevo che la carbonara dopo il caffelatte mi faceva male.
- In che senso “dovrebbe”?
- Dipenderà tutto dal buon cuore dei suoi familiari. E dalla loro generosità, naturalmente.
- Sia più chiaro, le corde non mi predispongono al ragionamento.
- Riscatto. Soldi. Cash. Dinero.
- Eh? Ma come? Guardi che non abbiamo una lira.
- Sì, dicono tutti così, secondo lei ho sulla fronte una scritta “cretino” che lampeggia?
- No, no, guardi, deve sicuramente esserci stato un malinteso.
- Quale malinteso? Mi spiega cosa ci faceva ieri in quella discarica?
- Faccio l’impiegato del catasto. Ero andato a recuperare delle schede catastali che la nostra nuova impiegata aveva buttato per sbaglio scambiandole per volantini pubblicitari.
- Sì, e io sono la regina Vittoria e la mia astronave è parcheggiata qui fuori. Va bene. Seee. Come no.
- Ma glielo giuro! E poi con che soldi dovremmo pagarle il riscatto, che quando mi aumentano gli assegni familiari di cinque euro faccio festa per mesi?
- Aspetti...
- Glielo giuro! Perché mi avete sequestrato?
- ...un secondo...
- Aiuto!
- Lei si chiama…
- Carlo Trentin.
- Vorrà dire Trentini.
- No, no, Trentin.
- Ne è sicuro?
- Almeno di questo, sì.
- Coglione.
- Piano con le offese, va bene che sono legato ma certi termini se li tenga per lei.
- Coglione coglione coglione. Io lo sapevo che quello era un coglione. Manco buono a copiare un cazzo di nome da un cazzo di giornale. Trentini. Il magnate delle macchine tritarifiuti era Trentini. Perché sono circondato da idioti? Perché?
- Non la seguo.
- Aspetti che la slego, va’.
- Ma...
- Se ne vada.
- Ma...
- Fuori, ho detto.
- Se lo dice lei... però, prima di andarmene, posso farle una domanda?
- Tanto peggio di così non può andare. Sentiamo.
- Perché lei, un criminale, un efferato assassino, dà del lei alle sue vittime indifese?
- Politica aziendale. Sa, la superiorità culturale...




Risvegli traumatici

Gli Alcazar e la loro rivisitazione di Land of Confusion (mischiata con Upside Down di Diana Ross): ce n'è abbastanza per farmi durare la gastrite almeno fino a metà pomeriggio.




13/07/04


Aldol Darkene Triptizol

Io che, da quando il Moment ha smesso da un giorno all'altro di farmi effetto, mando giù Aulin come fossero caramelle, ho provato un serio accapponamento della pelle a leggere dal Confuso cose che, peraltro, sapevo già.




E allora lo fate apposta

Ieri.
Sto studiando tranquillamente per gli appelli di settimana prossima quando arriva la sospirata mail di una mia prof. per confermare la data di un orale:
"Può presentarsi nel mio studio domani a mezzogiorno."
Eh? Ma non doveva essere fra dieci giorni?
Rispondo in preda al panico, tiro fuori tutte le scartoffie esistenti in natura e mi metto a ripassarle freneticamente, senza costrutto e, soprattutto, senza memorizzare alcunchè. Per fortuna la prof. è conciliante e dice che, se voglio, possiamo farlo nella data originariamente prevista. Rimosso un peso di svariate tonnellate dal cuore, decido di porre gloriosa fine alla mia giornata di studio con un bagno ristoratore.
Ma, come sempre succede in questi casi, non sapevo che c'era una simpatica trave che mi attendeva appena girato l'angolo.
Escono i voti dell'esame di giovedì scorso. Io sono fra quelli che deve fare l'orale. Oggi.
Tiro fuori tutte le scartoffie esistenti in natura e mi metto a ripassarle freneticamente, senza costrutto e, soprattutto, senza memorizzare alcunchè. E, se in questo momento sto scrivendo un post anzichè dare la studiata finale, capite che mi presenterò in aula con lo spirito dell'"andiamo a farci un'allegra passeggiata estivale in università".

Update 21.43: disastro doveva essere, disastro è stato. Adesso mi si prospetta un tranquillo lunedì di paura: un esame a mezzogiorno, un esame alle quattro del pomeriggio.




11/07/04


Red pillow

E, nel momento stesso in cui la Vittoria diventa Perfezione, io vado a farmi una pera di caffeina per non crollare addormentato.
Ciccsoft




10/07/04


Ciniche lotterie

Ieri sera, quando ho sistemato la palla sul dischetto, ho pensato a come devono sentirsi i calciatori veri, quando si accostano ai fatal undici metri dopo due ore di acido lattico nei polpacci.
Ho pensato ad A., il nostro difensore che a quindici secondi dalla fine si è fatto fregare palla nella nostra area, permettendo all'ala avversaria di segnare il gol del 4-4 mentre davanti ai miei occhi passava nel giro di mezzo microsecondo tutto l'Italia-Francia degli Europei 2000, che è andato a tirare il primo rigore e l'ha calciato a lato, che nonostante la faccia da funerale ha terminato la serata raccontando allegramente barzellette sporche.
Ho pensato al bomber E., che si è mangiato l'impossibile, che nell'intervallo ha tirato giù svariate divinità esistenti e non, che dal fischio finale in poi ripete ossessivamente "non sono capace di tirare i rigori".
Ho pensato ai falli non dati, alle risse sfiorate e alle risse effettive, al fatto che sì, sono scarso e gioco poco, però sono un grande uomo-spogliatoio.

Poi mi sono reso conto che stavo pensando troppo per essere in uno stupido torneo di paese in cui non si vince niente.
Rincorsa nè troppo breve nè troppo lunga: tre passi vanno bene.
Bassa e angolata la prende, il cucchiaio non son capace di farlo e se ci provassi avrei la garanzia di una figura di merda che verrebbe ricordata nei secoli a venire.
Parto, legnata forte e quasi centrale, gol.
2-1 noi.
E il sollievo si fece carne e venne ad abitare la terra.
Tirano gli altri: la palla raggiunge la stratosfera.
Se E. segna abbiamo vinto, visto che i rigori da tirare sono solo 4: parata. Bestemmia d'ordinanza.
Gli altri segnano: oltranza. Il sollievo viene sostituito dallo psicodramma.
Ma fra gli avversari e la vittoria c'è un nostro gol di classe e il ginocchio destro del nostro portiere.

Se ho perso vent'anni di vita per una semifinale di un torneuccio estivo, come farò a battere i rigori per la finale dei mondiali 2010?




09/07/04


Vacche magre

Il fatto che il pregiatissimo Mahatma Squonk abbia deciso di intervistarmi è uno dei sintomi più fragorosi dell'irreversibile degrado della blogosfera italiana.




Il Ciclone Scannaporte

(come da accordi pattuiti.)

Il sottoproletariato privo di condizionatori, per sopravvivere alla calura estivale, apre gioioso le finestre della propria dimora per lasciare che l'aere rechi conforto alle membra provate dal logorio della vita moderna.
Il problema è che, in alcuni sfortunati casi di nostra conoscenza, in questo modo si può generare il nefasto fenomeno del Ciclone Scannaporte, vortice d'aria che fa sbattere furiosamente qualsiasi porta trovi sul suo percorso, con conseguente deflagrazione degli stipiti. Chiedere una logica al suo evolversi sarebbe eccessivo; le dinamiche seguite possono essere definite, con buona approssimazione, totalmente a casaccio. Apri la finestra della cucina? Sbatterà la porta del bagno, dall'altro lato della casa. Chiudi la finestrella dell'ingresso? Sbatterà la portafinestra del soggiorno. E così via: a seconda delle combinazioni di apertura e chiusura delle finestre sbattono porte diverse. Il risultato è una quotidiana, continua rincorsa per bloccare in tempo gli schianti, con prese di maniglia volanti, schegge che volano a destra e a manca e un generale senso di frustrazione. Il caso limite è quello di una camera da letto: apri la finestra e la porta entra in loop. Si apre, si chiude, si apre, si chiude senza che nessuno la tocchi, creando un meraviglioso effetto "questa casa è infestata dagli spiriti".
La soluzione finale a questo annoso problema? Dotarsi di grossi massi fermaporte, che all'occorrenza potranno essere utilizzati come simpatici oggetti contundenti. E, lasciata via libera alla circolazione dell'aria, affittare il soggiorno alla Minardi come galleria del vento.




08/07/04


Assenze

Mentre ero impegnato nell'ennesimo esame (per fortuna per i prossimi 11 giorni sarò in semilibera uscita), mi sono perso il ventimillesimo contatto su questo Miserevole Blog Di Provincia. Mi sento quasi un padre degenere.
(ovviamente: grazie.)




07/07/04


Ereditarietà

Si è scoperto da chi ha imparato l'inglese Frattini.
Manteblog




Più di un carro di buoi

Due ambientalisti del gruppo "Fuck for forest" [1] hanno unito i loro corpi nell'estasi suprema che è propria dell'idillio dell'amore sul palco di un concerto dei Cumshots. Un nome a caso.

[1] Va bene che in questi casi la lentezza è un valore, ma la lentezza spaventosa del sito no.
Corriere.it




06/07/04


Inferiorità culturale

Non ho letto dieci libri nel primo semestre 2004. Come credo di non aver visto dieci film nel primo semestre 2004. E dire che una volta ero un fine uomo di cultura. Una volta, appunto, la seconda non è concessa.
Tentativi di fuga




Superiorità culturale

Quando le crocchette di patate mi si sono ribellate, trasformandosi in un immondo pastone di olio esausto e pastella industriale, ho benedetto il dio della cucina mediterranea che mi permette con pasta, polpa di pomodoro, olio e agliocipollasalviarosmarino di allestire un pasto immensamente più soddisfacente e meno puzzolente.




05/07/04


Meglio del Maalox

(post idealmente dedicato a Tommy l'iconoclasta, che mi paragona impunemente al Vate Giavasan - back in action)

Come facevano i comunisti a digerire i bambini? Semplice, con Leninade, l'unica bibita contenente "the Joy of the Workers".
(via ander construksciòn)




Europoidi - 9

Non Rehagel, non il collettivo greco, non la ferrea organizzazione di un gruppo di simpatici scarponi meno spremuti di colleghi più rinomati: il vero vincitore di Euro 2004 (nonchè nuovo feticcio della blogosfera) è Jimmy Jump.

Per quanto riguarda l'aspetto squisitamente tecnico, sottoscrivo il post di Mithrandir, citando nel contempo la massima morale pronunciata da Gigi Garanzini (o chi per lui) qualche giorno fa al Grande Orecchio Verde:

Nel calcio come nella vita, chi cerca di snaturarsi, di apparire per quello che non è, può magari trarre dei vantaggi nel breve termine, ma a lungo andare ci rimette sempre. Così ha fatto l'Italia, rinnegando la sua storia di squadra femmina con un modulo e un atteggiamento in campo assolutamente inadeguato agli uomini a disposizione di Trapattoni.

Così non ha fatto la Grecia, che si è portata a casa la coppa cavando il canonico sangue dalle rape. L'aoristo è sul trono d'Europa, l'avreste mai detto?
L'Indignato, Chi gioca in prima base?, Settore4cfila72posto35, Jimmy Jump, Mithrandir




04/07/04


Fragole fresche e Dom Perignon

Una ragazza bella, bionda e che vince Wimbledon giocando un tennis fantastico (approfittando anche dei seimila errori gratuiti della Williams, a onor del vero) potrebbe creare dei seri scompensi anche chi preferisce le more.
Gazzetta.it




Europoidi - 8

Il fatto che una finalista sia arrivata a giocarsi il titolo grazie a un silver gol di Traianos Dellas (ripeto: un silver gol di Traianos Dellas) la dice lunga sulla cifra stilistica di questo Europeo. Ciononostante, tiferemo per l'Ellade, perchè Scolari e il Portogallo ci stanno cordialmente antipatici e perchè l'Amico d'Infanzia [1] ci ha stramazzato lo stramazzabile con "Quant'è forte la Grecia, quant'è forte la Grecia" a tal punto da portarci all'assimilazione.

[1] Personaggio che tornerà prossimamente su questi schermi.




Se non si era capito

Questo blog va in onda in forma ridotta per venire incontro alle mie capacità mentali.




03/07/04


Seconds out

E' finita l'avventura del fiscalista trovato in un pacchetto di patatine. La conseguenza più immediata è l'ennesimo interim collezionato dall'Unto: secondo alcune indiscrezioni, pare che sia già pronta una lettera con dentro i francobolli da mandare alla Panini per avere quelli mancanti.
Corriere.it




02/07/04


Guest star per un giorno

Oggi mi sono riciclato nei panni dell'involontario (ma non troppo) protagonista di una pièce del Griso: ci sono gli estremi per esclamare "son cose".




01/07/04


Evil roots

Sono molto più cattivo di quanto pensassi:



Liquid Generation (via Orfini)




Alla turca

Entro nella sauna.
Mi aggiro circospetto fra i vapori.
L'umidità mi fa scendere la pressione a livelli non compatibili con la vita.
Trovo un angolo libero, mi siedo, mi lascio schiaffeggiare dall'ondata di calore.
Un tizio, all'altro angolo, fa una faccia come per dire "in che razza di posto sono capitato?", scuotendo vigorosamente la testa.
Noto piacevoli presenze femminili.
Vestite.
Ma anch'io sono vestito.
E la sauna sta iniziando a muoversi.
E sferraglia.

Vaffanculo alle Ferrovie dello Stato che mettono i treni climatizzati con le finestre sigillate e 9 volte su 10 il condizionatore non va.




Manco a farlo apposta

Appena inaugurato il Giallino del Mese, il Tomino del Mese va in soffitta.
Microbloggiallo, Tom