Un blog che fa parte di una "casta di gente di sinistra"
www.blogbroadway.it
 
 

26/02/04


Le trasmissioni riprenderanno appena possibile

Scarsa ispirazione, scarsa vena, scarso tutto.




25/02/04


Avvilimento

Buttafuoco si sbagliava. L'esatta idea dell'infinito la dà la quantità di passaggi sbagliati stasera dalla Juventus.




Crossreferencing

Prima regola del Fight Club: non parlare mai di Calvin&Hobbes.
(via Giavasan)




24/02/04


At the dentist

Mi faccio una domanda e non mi do una risposta: è più fastidioso l'odore di dente polverizzato generato dall'uso del trapano o l'anestesia che non vuole saperne di smettere di fare effetto?




23/02/04


Funzioni primarie

Io voglio bene ai neoconi: non sempre, non molto, ma gliene voglio. A momenti ce li ho pure in casa, per cui non posso non provare neanche un po' di affetto. Inoltre, è giusto sentire cosa pensa l'altra campana, bisogna raccogliere il maggior numero di notizie e di opinioni possibili [1] e altre affermazioni lodevoli del genere. Detto ciò, non mi sarei mai e poi mai aspettato che mi si riducessero a una convention di varia mobilia. Davvero, non posso pensare al comodino Camillo (WARNING: attenzione a cliccare, contiene spoiler su Sex and the City) o alla sedia Rolli, mi crea della sofferenza fisica.
(da un'idea di Giovani tromboni)

[1] Tanto per citare un caso, se non ci fosse 1972, dubito saprei alcunchè delle simpatiche attività che si svolgono in Corea del Nord (salvo probabili cantonate).




Testimonianze dirette

Il micropanegiallo è veramente, veramente, veramente buono.




21/02/04


Delusione gialla

Niente Clooney a Sanremo (costava troppo), prevedo un drastico calo di interesse da parte pulcina.
Repubblica.it




20/02/04


E poi (forse) non ne parlo più

Mini-wave in celebration of Pfaal.




Learning to fly

Parte Marcoscan, risponde Inve, rilancia Panda: l'Italia vista dall'alto è, in due parole, una droga.

Se qualcuno volesse recapitarmi a domicilio un simpatico ordigno termonucleare, quella con la freccia è casa mia:



(la distesa marroncina davanti non è un'enorme piscina di fango, ma un campo di granturco - a soli cinquanta metri dalla trafficatissima provinciale per Milano: per la serie "Le contraddizioni della Brianza Felix".)




Sette semplici regole

Der Totentanz ci illustra alcuni suggerimenti pratici per sopravvivere a una chiamata a un call center.




19/02/04


Strabuzzando gli occhi

Fra i miei referrer, c'è qualcuno che ha cercato su Arianna testo della canzone "wish you were here" dei led zeppelin. L'hanno fatta i Pink Floyd, l'hanno fatta i Bee Gees, l'ha fatta Ryan Adams, l'hanno fatta pure gli Incubus ma i Led Zeppelin proprio no, spiace.




Ah

Qui nevica copiosamente. Tutto molto bello, ma ripeto quanto già detto in un'altra circostanza.




L'invasione degli ultracorpi

Sento che l'Editore sarà molto felice di vedere il subcomandante T'Pol di Star Trek Enterprise parecchio discinta.
Macchianera




Due su due

Daveblog informa: Fabio Testi si è fatto cacciare a pedate anche dal Grande Fratello VIP spagnolo. La prossima mossa potrebbe essere andare a Bisturi per futili motivi e far sbagliare l'intervento ai chirurghi.




18/02/04


Confusione di ruoli

(stasera mi do un tono da artista.)

Gaspar Torriero parla bene di Andras Schiff e della sua integrale delle sonate di Beethoven [1]. Ora, Schiff è uno dei migliori interpreti mondiali delle musiche di Bach, se la cava egregiamente con Mozart, ma se si affaccia sull'Ottocento fa abbastanza pietà. Ricordo una sua esecuzione/direzione del Quinto Concerto per pianoforte e orchestra del Ludovico Van che mi aveva fatto accapponare la pelle per quanto era asettica e priva del sacro fuoco beethoveniano. Anche se sei straordinariamente bravo ad interpretare la musica di un periodo storico (perchè hai il tocco, la sensibilità e la preparazione culturale giusta), è molto difficile riuscire ad essere straordinariamente bravi in tutto. Il mondo dei pianisti è piuttosto settorializzato: c'è quello che riesce meglio nei pezzi classici e quello che riesce meglio nei pezzi romantici, c'è quello che si esalta nei pezzi solisti e quello che si realizza nell'unione con altri strumenti o nell'oscuro lavoro dell'accompagnatore, c'è quello bravo a far risaltare le melodie e quello bravo nella tessitura di più voci che si sovrappongono. E c'è quello (come me) che cerca di arrangiarsi un po' in tutto, con alterni risultati [2]. Quindi, pensare a Schiff mentre si cimenta nell'intero Ciclo [3] delle 32 sonate mi perplime alquanto. Usando un paragone calcistico, Schiff che insiste nel suonare Beethoven è come Maradona che chiede al suo allenatore di farlo giocare in porta.

[1] Integrale che, prima della mia morte, farò anch'io: se non potrò eseguirla in sala da concerto, la smercerò sottobanco in mp3.
[2] Sto pensando al fatto che sono quasi due anni che non mi esibisco al pianoforte in pubblico: un esilio dai palcoscenici assolutamente involontario.
[3] La maiuscola non è affatto casuale.




Ah, Beethoven, quello di "Per Elisa"!

Da Webgol:

"E' incredibile quanto l'uomo di media cultura sia ancora lontano dalla musica del Novecento; per non parlare del cinema, basta fare un confronto con le sue conoscenze in letteratura, pittura, architettura dello stesso periodo, anche nelle manifestazioni più spericolate, per rendersi conto dell'arretratezza in cui permane nel campo musicale: chi frequenta Joyce, Faulkner o Kandiskij incomincia a perdersi con Debussy e ha ancora paura di Schoenberg; anche i "classici" del secolo appena concluso sono classici solo per gli addetti ai lavori; forse la musica ha bisogno di più tempo."

O forse chi di dovere dovrebbe:
a) smetterla di pensare che la cultura musicale sia un inutile orpello per vecchi barbogi;
b) far sì che gli "addetti ai lavori" dei Conservatori non seguano programmi risalenti agli anni Venti, grazie ai quali personaggi come il già citato Schoenberg appaiono come illustri sconosciuti o quasi.

Fatto ciò, è probabile che l'uomo di media cultura conosca indifferentemente Joyce e Debussy, con sicuro giovamento per i propri neuroni.

(per quanto mi riguarda, io ci ho provato a conoscere musicalmente Debussy, ma rimango sempre un cane a suonarlo: da beethoveniano e brahmsiano di ferro, ho il tocco troppo pesante per suonare pezzi dai nomi delicati come Les jardins sous la pluie e La cathédrale engloutie.)




17/02/04


Non è il contenuto, ma la forma

Per i pigri, il riassunto del riassunto del riassunto del riassunto dell'Ulisse di Joyce, via Brodo Primordiale.

(parentesi privata: ho mantenuto un mio proposito, ho iniziato a leggere l'Uomo senza qualità.)




16/02/04


O Freunde, nicht diese Töne

(che, come diceva Beethoven, vuol dire "parliamo d'altro, che è meglio")

La dura battaglia fra l'uomo e l'elettrodomestico in un post di Il cinema secondo me. Chi vince? L'elettrodomestico, naturalmente.




15/02/04


Una porta che si chiude

Un sabato sera fuori, di risa, birra e cazzate. A un certo punto, un sms:

Ho appena saputo che Marco Pantani è morto. Non sanno come.

Sgomento. Profondo e subitaneo. Ho letto le parole "Marco", "Pantani", "morto" e non sembrava che potessero stare nella stessa frase. L'ho detto ai miei amici ed è stato un incredulo coro di "ma no", "ma com'è possibile", "è uno scherzo". Dopo un altro messaggino di conferma, abbiamo tutti preferito non pensarci, parlare d'altro, far finta che non fosse successo niente. Guidando verso casa in mezzo alla nebbia, ho cercato di ufficializzarmi la notizia saltabeccando da un GR all'altro. Ho spulciato qualsiasi sito per saperne di più, anche se non si sapeva praticamente nulla se non quelle tre parole:

"Marco"
"Pantani"
"morto"

Ho ripensato al primo Pantani, quello del '94, coi capelli (pochi, ma sempre capelli erano) e con la maglia di simil-jeans della Carrera. Il Mortirolo. Salita inedita, che nessuno pensava essere così dura. Un caldo allucinante, "le ammiraglie che fondono il motore" (per dirla con De Zan), un omino che prende, saluta la compagnia e se ne va, mentre gli altri arrancano su questa specie di rampa del garage. Poche settimane dopo, sono andato all'Aprica, sono passato dal rettilineo d'arrivo di quella tappa e mi sono un po' emozionato nel rivedere idealmente il Pirata alzare le braccia al cielo.

Ho ripensato al '95, a quel Mondiale che mi aveva fatto dire di tutto contro il televisore, contro Indurain (verso cui avevo un'avversione pari solo all'ammirazione per la sua grandezza) che aveva portato in braccio Olano fino al traguardo, a quel terzo posto che era meglio di niente però, su un tracciato per scalatori, sapeva di beffa. E alla Milano-Torino, alla jeep, alla gamba in briciole. A quelle che si sono rivelate essere, a posteriori, le prime avvisaglie di qualcosa che non andava, di quel sangue denso come marmellata.

Ho ripensato al '97, all'attesa per il ritorno dopo l'infortunio, la discesa del Chiunzi, il gatto nero che attraversa la strada, il triste trascinarsi all'arrivo, "dai che magari domani riparte", no, non riparte, ha vinto la sfiga. Però solo stavolta.

Ho ripensato al '98, al glorioso '98. La battaglia con Tonkov al Giro, le grandi imprese in salita, l'indimenticabile pomeriggio di Plan che Inve racconta come meglio non potrei fare. Ma soprattutto il capolavoro nell'ultima cronometro.

"Papà, non credo ce la possa fare, sì, è davanti di un minuto ma a cronometro non va, non va avanti, Tonkov se lo mangia a colazione, cazzocazzocazzo".
"Ce la fa, ce la fa."

Ce l'ha fatta.
E poi il Tour, contro quel bestione di Ullrich, che sembrava imbattibile: grande, grosso, giovane e (allora) vincente. Ma non aveva fatto i conti col Galibier: la pioggia, la crisi di fame, l'omino romagnolo che sale, sale, sale e nessuno può fermarlo, neanche volendo, neanche a buttarlo giù dalla bicicletta, mio padre che torna con la spesa, "ho sentito tutto alla radio", la salita finale guardata insieme, in cucina, coi surgelati che andavano a squagliarsi.

Ho ripensato al '99. Quel Giro del '99 mi era sembrato strano. Nonostante gli avversari fossero di scarsa levatura, il dominio schiacciante e soverchiante di Pantani non mi convinceva al 100%. Mi preoccupava. Infatti, quel 5 giugno del '99 tornavo a casa da scuola, pregustando un pomeriggio papà-figlio davanti al televisore per godermi l'ultimo tappone alpino.

"Hanno squalificato Pantani."

La vittoria di Gotti perdeva di significato, c'era solo la comune incredulità di vedere il campione, quel campione infamato come il peggiore dei bari. Le mezze verità, le omissioni, l'avere la possibilità di ammettere qualcosa che non è solo un errore personale ma un sistema, il pensiero dominante, il modo in cui funziona il ciclismo, il motivo per cui le medie orarie delle corse negli ultimi anni si sono alzate abnormemente, il problema che è stato "risolto" con squalifiche palliative senza vero costrutto. La possibilità, forse, di incidere veramente sul futuro delle due ruote, di poter dare il via a una stagione di risanamento nel senso letterale del termine. L'occasione mancata. La delusione di tutti, mia in primis.

Ho ripensato anche ai quattro anni successivi, al suo continuo scivolare sempre più giù, ai preoccupanti incidenti in macchina e alle preoccupanti compagnie che frequentava, ai processi e alle condanne, al suo aver assunto il ruolo del capro espiatorio, ai parziali successi e ai crolli verticali, al suo riscoprirsi gregario a malincuore, all'ultimo anno con un Giro orgoglioso, il ricovero in clinica per nonsisabenecosa anche se si sapeva benissimo, la caduta verticale e inarrestabile fino a quanto successo ieri.

Ho ripensato a come, nonostante tutto, lo aspettassi. Aspettassi che tornasse a togliersi cappellino, bandana o chi per loro e ripartire, verso nuove, incredibili avventure. Perchè se uno corre in quella maniera non c'è doping che tenga: è un campione, punto. A uno come me puoi anche iniettare degli idrocarburi pesanti endovena: comunque non riesco a fare più di un chilometro in salita senza rimettere lo spirito. Pantani non solo aveva la gamba: aveva estro, classe, fantasia, visionarietà. Le doti giuste per esaltare appassionati e non.

Ho ripensato a tutto questo e mi sono detto "impossibile, non è possibile che quella persona non ci sia più". E invece c'è stato quest'epilogo inglorioso. Un uomo divorato dalla depressione, dalla solitudine e da chissà cos'altro. Un uomo circondato da cortigiani di genere vario che, quando hanno visto la malparata, sono scappati a gambe levate. Un uomo che si è lasciato andare. Che è morto solo nella serata delle coppiette.

Adesso ci rimane soltanto un pugno di post, qualche bell'editoriale e tanti ricordi, tante immagini viste su un teleschermo che finisci per legare ad istantanee della tua vita. L'istantanea di ieri sera è un pub nella Bergamasca, un gruppo di allegri compari, un sms.

Come tutte le domeniche, stamattina ho visto mio padre. Ci siamo salutati, ci siamo guardati negli occhi:

"Hai sentito di Pant..."
"Sì."

E la giornata è passata in un lungo, doloroso, comunitario seguire qualsiasi telegiornale o programma che parlasse di quest'omino romagnolo al quale dovevamo decisamente qualcosa.




Il Pirata ha ammainato bandiera

E' morto Pantani e sono troppo sconvolto per dire alcunchè di sensato. Il pensiero che un atleta che, pur avendo compiuto gli errori che ha compiuto, era riuscito ad esaltarmi come pochi altri sia finito depresso, abbandonato e molto probabilmente suicida mi fa veramente, veramente male.
Gazzetta.it




13/02/04


Jesus he knows me

Sefossefacileesseresani segnala un indispensabile oggettino per vivere nel migliore dei modi la vostra misticità: il God Detector. Lo metti dove vuoi e lui ti segnala la presenza o meno del Signore nell'ambiente. Un po' come un rilevatore di gas, per intenderci.




Censimento

Curiosando sul mio Shinystat, ho scoperto che c'è gente che mi legge da:

- Regno Unito
- Svizzera
- Belgio
- Giappone

Domanda mia: chi siete? Che ci fate in questo polveroso bugigattolo della blogosfera? Che cosa vi spinge a farlo? [1] Comunque, sapere che i miei sproloqui si diffondono in Europa e nel mondo mi riempie di orgoglio, c'ho della commozione intrinseca.

[1] spingitori di lettori di blog, su Rieducational Channel!




Io no spik inglish

"mamma. cosa vuol dire let it snow?"
"come cosa vuol dire??? PUPAZZO (=let) DI (=it) NEVE (=snow), pupazzo di neve."
Nocturns




Ispanicho! Hispaniqo! Hyspaniko!

Guardando Mai dire Grande Fratello, ho distrattamente buttato un occhio sul rullo in basso allo schermo con gli sms degli spettatori e ho beccato, in rapida successione:

- il prossimo hanno
- il più migliore

Lui direbbe: sign o' de times.

Oggi si è parlato di videogiochi, calcio e Grande Fratello. Se avessi linkato la Incontrada mi sarei definitivamente dato un tono.

Dalla regia mi dicono che l'hai linkata.

D'oh!




12/02/04


Now's the time for rise

Non vi tedierò con un lungo pippone su Inter-Juve da poco conclusasi (magari me lo riservo per il Fantablog). Però permettetemi una breve considerazione: sarà anche una coppetta inutile, ma io godo.




Yetisports reloaded

E' finalmente uscito il secondo episodio della saga del pinguino [1]. Prima bisognava prenderli a mazzate, adesso a pallate di neve. Inutile sottolineare che è spettacoloso (e difficile, dato che il pinguozzo prende angolazioni diverse ad ogni lancio). E dopo qualche lancio, tanto per prenderci la mano...



[1] Totalmente ingiocabile online (come segnala jAsOn nei commenti), qualche possibilità in più scaricando la versione standalone (disponibile a richiesta).




11/02/04


Hints and tips

Il solito ander construksciòn (di cui sto diventando una specie di succursale) segnala un servizio di cinesuggerimenti: tu rispondi a domande sulla tua personalità e il tuo umore corrente e lui ti sputa fuori un film da affittare per la serata. Secondo lui, stasera dovrei vedere Il buono, il brutto e il cattivo. Non sarebbe affatto male, se non fosse che la mia videoteca di riferimento (una delle poche sopravvissute all'invasione di Blockbuster) è già chiusa.




10/02/04


Il viale del tramonto si percorre a piedi nudi

Su suggerimento dell'Editore, mi decido a fare questo test. Se fossi un classico del cinema, sarei...



Già mi vedo, come Gloria Swanson...




Applausi

Sul Fantablog, il Cuggino dà l'autentica interpretazione del gesto del 4 di Totti:

Si rivolgeva a Sensi per dire: "se non ci paghi i 4 mesi di stipendio arretrati ce ne andiamo tutti a casa"!




Rise and fall, without rise

Nonostante l'incazzatura (doppia) per l'infausto Roma-Juve di ieri sera, non ho permesso alle magagne (fanta)calcistiche di rovinarmi la giornata. Sole pieno [1], un caldo innaturale per essere in Lombardia a febbraio, un po' di vento, il contorno delle colline qui attorno che sembra ricalcato col pennarello. Un paio di anni fa avrei sfogato la delusione sparacchiando palloni con amici in un campetto di un paesello di campagna. Una volta mi è uscito un tiro come quello di Totti di iersera, solo che non ho preso la traversa, ma il palo alla destra del portiere, facendo insaccare il pallone a circa 170 km/h. [2] Adesso però mi sono imborghesito e ho sfogato la delusione facendo la spesa.
Solo in serata ho trovato la giusta disposizione d'animo per vedere la sintesi della partita. Uno strazio epico. Una difesa che definire ridicola è un pietoso eufemismo, un centrocampo incommensurabilmente molle, un attacco fiacco anche nei suoi uomini più vivaci come Miccoli e Di Vaio. E poi Montero. Un uomo sull'orlo di una crisi di nervi che ci si butta dentro a capofitto. Si fa ammonire. Falcia Cassano in area, provoca il rigore ma viene inspiegabilmente graziato da Collina. Ma lui non è ancora contento. Cerca Totti, lo trova e gli divelle simpaticamente una gamba. Espulsione, game, set and match. Una disfatta su tutti i fronti: tecnico, tattico, morale. Una scoppola ancora più forte del famigerato Juve-Parma 2-4 che portò alle dimissioni/esonero di Lippi. Però stavolta il Paul Newman de noantri (come ha rimarcato il mio opinionista calcistico di riferimento) ci ha messo la faccia, ha affermato che gli otto punti di distacco non sono irrecuperabili, che non si può mollare adesso, bla bla bla, ha negato l'evidenza dei fatti sostenendo che la Juve fino al rigore di Totti era in partita. Quello che da altre parti viene definito "scarso stile nella sconfitta" è un modo di reagire comunque migliore di dire "ok, abbiamo perso, gli altri sono fortissimi, noi siamo delle pippe immani". E' un modo per cercare di infondere un po' di quella roba a chi ha dimostrato sul campo di non avercene.
La mia speranza è che si sia voluto impostare la preparazione sull'ultima parte di stagione, mettendo in preventivo un calo in questo periodo per arrivare in forma per le decisive sfide di CL. Però è una speranza, purtroppo, abbastanza labile. Si poteva aver preventivato un calo, non un crollo. La condizione fisica è ampiamente insoddisfacente, la squadra è sulle ginocchia. E se, come in questo caso, manca anche la grinta necessaria per superare una fase di appannamento, o almeno per evitare di prendere sonore mazzate da chiunque, i risultati non possono che essere sconfortanti. Non saremo il Toro (per la gioia di Primabase), ma se non giochiamo con un po' di cuore non solo non vinceremo una mazza, ma rimedieremo storiche figure di merda come quella di ieri sera.
C'è chi rimpiange Davids, il suo essere pitbull, la sua carica di aggressività (quando non di irruenza). Il suo calo di rendimento era però evidente già da qualche tempo. La gestione della sua vicenda è stata nefasta, però il problema non credo stia è la sua mancata presenza nel centrocampo juventino. A inizio stagione, si era deciso di puntare su Appiah e Maresca, sulla scorta del loro straordinario campionato dell'anno scorso. Però Appiah ha iniziato bene e adesso è difficilmente guardabile, Maresca è sistematicamente ignorato da Lippi (che, le rare volte che lo fa giocare, lo mette trequartista, dimenticando che a Piacenza aveva fatto sfracelli giocando davanti alla difesa, alla Pirlo) e dobbiamo far tirare la carretta al povero Conte che, ok, sei sempre tu che ci porti lontano - Antonio Conte capitano, però ha l'età che ha. In tutto questo, comunque, il Davids indisponente delle poche apparizioni di quest'anno non avrebbe spostato gli equilibri di mezza virgola.
L'insufficiente rendimento del centrocampo influenza ovviamente il tragicomico andamento difensivo, ma non si può spiegare la follia pura di Montero o le minchiate astrali di Iuliano in Empoli-Juventus con lo "scarso filtro lì in mezzo". Si pensava che la difesa potesse mantenere in saecula saeculorum l'eccellente rendimento degli anni passati, ma quando contemporaneamente Montero è alla frutta, Iuliano fa cappelle come ai bei tempi, Ferrara non regge più di tanto fisicamente, Pessotto è disperso, Tudor è annegato negli infortuni e Legrottaglie, dopo un buon inizio, si perde fra insicurezze e pubalgia, il banco salta e non c'è miglior portiere del mondo che tenga.
L'unica cosa di cui sono "soddisfatto" (con dodicimila virgolette) è l'assenza, ieris era, di Del Piero. Finalmente si è finito di additarlo come causa unica e indiscutibile delle sconfitte di Juve, Nazionale, Aglianese e centrosinistra, ma si è andati leggermente più in profondità nell'analisi del malessere bianconero. Del Piero è un campione straordinario (spiace, Orfini, pur con tutta la simpatia che ho per il glorioso Nippo Nappi tirali matti) che in gioventù era spettacolare come e più di Totti e, per vari motivi, ha deviato verso uno stile di gioco meno appariscente. Iperprotetto dagli allenatori, che lo fanno giocare anche quando non dovrebbe; ipermassacrato da stampa e critica, che non perdono mezza occasione per dargli addosso ricordando sempre e solo le sue toppate (sesquipedali, per intenderci), raccontando fesserie come quella del "Del Piero mai decisivo nelle partite che contano" (e, solo per citare il primo che mi viene in mente, in Intercontinentale il gol della vittoria l'avrei segnato io, probabilmente). Il buon Alex, dal canto suo, ha due principali difetti: ci ha abituato troppo bene a inizio carriera con giocate pazzesche e ci mette una marea di tempo a riprendersi al 100% dagli infortuni, esponendo il fianco alle critiche maliziose di cui sopra. Si potrebbe citare anche la pubblicità della Uliveto, ma non è funzionale al nostro discorso.
A Panda che dice che ci lamentiamo dopo una partita persa, rispondo che non è la sconfitta in sè a bruciare (la Roma è un'ottima - non straordinaria, ottima - squadra, ci può stare il perderci contro), ma è il modo in cui è maturata la sconfitta. Undici cadaveri (anzi, dieci cadaveri e uno psicolabile) che girovagavano sperduti per il campo mentre Totti e soci facevano il porco comodo loro. Il problema non è lo sfottò del Pupone, non è il torello finale, non è lo smacco morale in sè (che ci sta, specie da una squadra storicamente rivale come la Roma), ma l'aver lasciato che questo accadesse fornendo una prestazione ignobile, con errori intollerabili anche all'oratorio e col furore agonistico di un'accolita di narcolettici. Citando il buon Kassovitz, l'importante non è la caduta, ma l'atterraggio. E la Juve è atterrata di testa su una distesa di porfido.

Però, magari, finisce che un giretto a Gelsenkirchen verso fine maggio ce lo facciamo.

[1] Sì, Sere, sole pieno: nel cuore pulsante della Brianza Felix, possiamo permetterci questo ed altro, ha.
[2] Un giorno, magari, vi racconterò le rutilanti vicende di "Chettimar: uno dei massimi esponenti mondiali del calcetto con pallone di spugna".




09/02/04


Nomen omen?

Dotcoma e un locale il cui nome è tutto un programma.




Imitazioni

Godibili brani (con obbligata dovizia di note a margine) nello stile di David Foster Wallace.
Grazie a Brodo Primordiale




Poteri forti

Il Washington Post (via paferrobyday) racconta dell'enorme quantitativo di dati sensibili reperibili tramite Google e uno dei fumetti più divertenti della storia [1] non manca di rimarcare il punto:



[1] Si vede l'antipixel?




Promozioni

La SECca ha fatto carriera.
Macchianera




08/02/04


...



Andate a lavorare.




07/02/04


Inquietanti similitudini

Dopo che han detto che io assomiglio a Tiziano Ferro, anche questa cosa può essere vera.
Il bugiardino




06/02/04


A MOIGE's life

Via Conundrum e Macchianera, ho scoperto, con mio sommo sconcerto, che la mia vita non è un film per bambini:

Click to find out your rating!




Six-six-six is no longer alone

Questo blog qualche minuto fa era posseduto dal demonio:





05/02/04


Inflazione

20 euro un caricabatteria per il cellulare? Cos'è, se lo apro ci trovo dentro una pentola piena d'oro?!?




Smack the Penguin: the Definitive Collection

Dove si spiegano, tra le altre cose, le mistiche correlazioni fra il giochillo e Reinhold Messner.
(via Manteblog e .mau.)




04/02/04


Proclama

BLOGOSFERA!

L'infame sigla "ACR", che già si era segnalata per altri atti terroristici, ha rivendicato in data odierna il rapimento di Carletto. Uno dei personaggi più carismatici dei nostri tempi è in mano a un manipolo di sporchi ricattatori che, con sommo sprezzo delle istituzioni e intollerabile spocchia, ha richiesto vili beni materiali in cambio della vita del rapito. La popolazione intera sta attendendo l'arrivo dell'agente Kiefer Sutherland con trepidazione, ma il tempo a disposizione per salvare Carletto si riduce sempre più. L'apparizione del nostro all'odierno Galà della Pubblicità non può tranquillizzare i milioni di persone che da oggi a mezzogiorno stanno col fiato sospeso: voci bene informate, infatti, ci comunicano che quello che stasera parlava con Gerry Scotti non era altro che un sosia. Il popolo italiano non può e non deve, quindi, starsene immobile ad aspettare che dei sordidi criminali possano compiere l'irreparabile.

E' ARRIVATO IL MOMENTO DELL'AZIONE!

Nelle principali città italiane si sono formati i "Comitati di Liberazione dei Camaleonti Peluchosi", associazioni di liberi cittadini decisi a mettere il proprio contributo di esperienza, coraggio e logistica al servizio delle autorità e per il bene di Carletto. I CLCP hanno proclamato una

MOBILITAZIONE GENERALE E PERMANENTE

a partire da oggi fino all'avvenuta liberazione. Verranno organizzati sit-in di protesta, ronde diurne e notturne, perlustrazioni sul territorio, posti di blocco, randellamenti selvaggi di chiunque venga trovato in possesso di camaleonti di peluche senza la dovuta autorizzazione rilasciata dalla Questura (come da decreto di emergenza che sta per essere approvato in questi minuti). La certezza è quella di assicurare alla giustizia i malfattori e di trarre in salvo Carletto, facendogli riassumere la funzione morale e civile di sua competenza.

NO AL RICATTO DELL'ACR!
CARLETTO LIBERO!
ORA! SUBITO! ADESSO!




03/02/04


coglione, punto, minuscolo.

Quest'uomo è il subject di questo post:



(e ha pure l'aggravante di essere mio al Fantacalcio e di piantarmi in asso per altri due mesi.)




Pischellitudine

La mia mappa del mondo visitato (già fatta anche da un certo numero di persone) è squalliduccia anzichenò. Non posso far valere doppio le otto volte che sono stato in Francia?




White & Disturbed's Digest

Riprendiamo le buone, vecchie abitudini.




02/02/04


Celebrity Deathmatch

Mai nella vita avrei creduto di linkare un test da Camillo, però oggi è capitato. Andando alla ricerca del mio candidato ideale alla presidenza degli Stati Uniti, il risultato è stato questo:

1) Kucinich
2) Sharpton
3) Kerry
4) Clark
5) Edwards
6) Dean
7) Lieberman
[voragine]
8) Bush

Oggi come oggi, i miei due cents li punterei su una sfida Kerry-Bush, con vittoria (sigh) di quest'ultimo, però mai dire mai.




Nuntio vobis gaudium magnum

Habemus feed (l'antipixel arriverà a breve). Ringraziate il prode jAsOn per la fattiva collaborazione.




01/02/04


Tempo a perdere

Sondaggio: anche voi state buttando svariate ore della vostra esistenza col gioco del pingui-baseball?




42

Ad aprile inizieranno le riprese del film tratto dalla Guida Galattica per Autostoppisti di Douglas Adams. Incrocio tutto l'incrociabile perchè non esca fuori una puttanata abnorme: se Zaphod Beeblebrox l'avesse interpretato Robert Downey Jr. sarei stato leggermente più tranquillo.
(grazie a Bassoatesino)