Un blog che fa parte di una "casta di gente di sinistra"
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17/02/08


Hilsen fra Helsingør - 2

Il fascino indiscreto degli stretti: ci piazzi di fianco un bel castello, con delle simpatiche batterie di cannoni puntate sulle navi che passano, e a chi non paga il pizzo gli tiri giù la barca a pallate. Un sistema infallibile.
Per fare le cose per bene, non fai un castelluccio da quattro soldi con due torrette, un salone e quattro tavolacci marci: fai una reggia coi controfiocchi, e quando un incendio te la rade praticamente al suolo la ricostruisci ancora più bella, anche se con tutte le sigle "C4" sparse per le varie stanze ogni tanto hai l'impressione di essere in una fabbrica di esplosivi, mentre invece si tratta solo di vecchia, sana megalomania.
Poi l'italiano in gita, passeggiando sui bastioni del castello costeggiando il mare d'inverno, si fa tagliare la pelle della faccia dal vento, vede la Svezia all'orizzonte e pensa che quello scenario sembra cucito su misura per la vicenda di Amleto. Dimenticandosi che Shakespeare a Elsinore/Helsingør non c'è mai stato.




Hilsen fra Helsingør - 1

Quando ci sono i Merluzzi, i treni arrivano in orario. Specialmente, partono in orario. Nel senso che se un treno parte alle 14.56, non è che parte alle 14.59 o alle 15.02. Parte alle 14.56, non un minuto prima, non un minuto dopo, probabilmente sincronizzandosi con una batteria di orologi atomici che ritardano di un secondo ogni gazillione di anni.
Questa puntualità svizzera (che per un osservatore superficiale potrebbe sembrare anomala, in Danimarca, ma un rapido confronto delle bandiere fugherà ogni dubbio) agevola notevolmente il compito del viaggiatore che decidesse di scapicollarsi in stazione per prendere un treno al volo: un rapido calcolo distanza/tempo a disposizione/velocità media di corsa permette di stabilire con ottima precisione se è conveniente sputare o meno l'ultimo pezzo di polmone.
Poi il viaggiatore è ancora più tranquillo, visto che anche se perde quel treno, ce ne sarà un altro dopo una decina di minuti, con carrozze comode e tirate a lucido. La puntualità e le infrastrutture hanno, naturalmente, un costo, ma se penso alle tariffe dei treni italiani (e agli alti notabili delle FS che puntualmente annunciano "I TRENI ITALIANI SONO I MENO CARI D'EUROPA") e, soprattutto, al rapporto qualità/prezzo sono preso da un genuino attacco di esterofilia.




08/02/08


Per niente geek

Per quelli come me, per cui l'unica soluzione plausibile del cubo di Rubik è "stacco tutte le etichettine colorate, le raggruppo per colore e le riappiccico", una pagina come questa è molto ma molto ma molto utile.
via il del.icio.us di .mau.




07/02/08


Brutti presagi


Rep.it, una decina di minuti fa

(post scriptum: sono completamente d'accordo con Suzukimaruti - anche se l'apologia del "noi perderemo ma siamo tanto fichi" mi piace poco - e per niente d'accordo con la Mae* - a fare l'ennesima salsiccia con dentro tutto e il contrario di tutto ci si sfascia la testa come e peggio che a correr da soli -, nei prossimi giorni ci torno su meglio.)




06/02/08


Land of confusion

"Ciao, sono Barack."
"Ciao, sono Hillary."
"Io ho 840 delegati."
"Anch'io."
"Non è vero."
"Sì."
"No."
"Sì, invece, e se conti anche degli amichetti miei ce ne ho di più di te."
"Anch'io porto i miei amichetti, e in più porto mio cuggino che vale per cinque."
"Io porto Bill che vale per millemilionidimiliardi."
"Non vale, lui ha già giocato."
"Ecchìssene."
"Aspetta, ho ricontato, in realtà di delegati ne ho 840 per 2 più 15 meno 47 diviso per pi greco moltiplicato per acca tagliato, quindi ne ho più di te."
"Non è vero."
"Sì. Ho vinto anche 13 stati."
"Ma i miei sono più belli."
"Ma io ce ne ho di piùùùù, pappappero."
"Tanto vinco io."
"No, io."
"No, io."
"No, io."
(dissolvenza)

Al confronto del sistema delle primarie dei democratici statunitensi, il Porcellum è un capolavoro di chiarezza, linearità e precisione formale.

Piuttosto, forse non tutti sanno che c'è ancora un terzo candidato democratico in gioco. Molto de sinistra per essere ammeregàno, viene dall'Alaska, ha 0 - zero - delegati e non si è ancora ritirato. Ho cercato il perché di tanta ostinazione, poi ho capito che con questo video (via Stumper) è impossibile perdere, e non ci sono Hillary e Obama che tengano:



Questa è avanguardia.
MSNBC, Wikipedia




02/02/08


Danish Bluesmobile

Pensavo che la parte più surreale della passeggiata copenaghese (copenaghense? copenaghica?) di oggi sarebbe stata il giro per Christiania, ché uno si aspetta che i murales e il fumo passivo lo trasportino per un fuggevole momento nei favolosi anni Settanta. Invece, non è stato niente al confronto della visione del Knippelsbro [1]: pensavo fosse la scena iniziale dei Blues Brothers e invece era un ponte mobile in pieno centro di Copenhagen.
Se stasera trovo per strada Cab Calloway cantare Minnie the Moocher, però, inizio davvero a dare la colpa al fumo passivo.
Wikipedia, TeenTour

[1] Purtroppo con Firefox si vede male, se non volete essere costretti ad aprire Internet Explorer vi consiglio caldamente IE Tab.